Covid. Conte, stiamo lavorando per evitare la chiusura totale. Ristori anche nel 2021

AgenPress – “Dobbiamo aspettare, e tenere i nervi saldi”, “dobbiamo stringere i denti perché i servizi sanitari sono diffusamente sotto stress”, dice il premier Giuseppe Conte a La Stampa, sottolineando che il governo sta lavorando “per evitare il lockdown totale”.  “Stiamo lavorando proprio per evitare la chiusura dell’intero territorio nazionale. È vero ci sono forti criticità, la curva sta salendo. Ma io mi aspetto che nei prossimi giorni, anche per effetto delle nostre misure, cominci a flettere. In ogni caso, lo ribadisco: il lockdown generalizzato non può essere la nostra prima scelta, avrebbe costi troppo elevati, significherebbe dire al Paese che non abbiamo una strategia. E invece noi una strategia ce l’abbiamo, e ci aspettiamo che dia risultati a breve”.

Il governo porterà “presto” in Parlamento il piano nazionale preparato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, “per garantire la sicurezza e la distribuzione del vaccino”. Saranno cosi’ pubblici “i criteri e le priorità con cui procederemo alla distribuzione delle dosi. Parallelamente stiamo completando il piano operativo che ci consentirà di distribuirlo in condizioni di piena efficienza e sicurezza”.

Conte lancia quindi un appello agli italiani, perché capiscano e collaborino, perché “lo Stato siamo tutti noi” e annuncia che il governo è pronto ad aumentare i ristori per le categorie colpite dalle chiusure “con una modifica del tendenziale di quest’anno” e poi, se serve, anche “con un nuovo scostamento di bilancio nel 2021”.

In Calabria “è stato giusto intervenire per cambiare il vertice della struttura commissariale. Il nuovo responsabile ha un curriculum di indiscutibile valore, anche se sull’utilizzo delle mascherine ha fatto dichiarazioni assolutamente inaccettabili, di cui si è scusato” dice poi Conte nell’intervista. “Stiamo seguendo con la massima attenzione le criticità della sanità calabrese, ancor più in questa difficile fase della pandemia e ci riserviamo ogni valutazione e soprattutto ogni intervento che valga a rafforzare la squadra commissariale e a potenziare i servizi sanitari calabresi”, sottolinea. Gino Strada? “Gino Strada può essere un buon nome, in questa prospettiva”.

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