Covid: gli ultimi dati dell’Agenas

AgenPress. Migliora lievemente la situazione nei reparti medici dove il 48% dei posti letto è occupato da malati Covid, ovvero l’8% oltre la soglia critica ma -1% rispetto al giorno prima. Il calo è rispettivamente del -2% e -3% rispetto a una settimana fa.
Secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), scende al 41% il numero delle terapie intensive occupate in Italia da pazienti Covid. Nel monitoraggio dell’Agenas si rileva come sia ancora l’11% oltre la soglia di allerta ma pari al -1% rispetto al giorno precedente.
Per quanto riguarda le terapie intensive, la soglia di allarme di occupazione di posti da parte di malati Covid è stata stabilita essere del 30% in base al decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020.
A superarla sono 16 regioni, una in meno rispetto a una settimana fa: Abruzzo (40%), Emilia Romagna (33%), Friuli Venezia Giulia (35%), Lazio (37%), Liguria (47%), Lombardia (61%), Marche (44%), Molise (38%, ultima ad aggiungersi alla lista), Provincia autonoma di Bolzano (44%), Provincia autonoma di Trento (49%), Piemonte (60%), Puglia (48%), Sardegna (38%), Toscana (44%), Umbria (49%) e Valle d’Aosta (39%).
Per quanto riguarda i posti occupati in area ‘non critica’ ovvero nei reparti di medicina, pneumologia e malattie infettive, la soglia limite è stata individuata al 40%. E’ superata attualmente da 15 regioni, numero stabile rispetto ai dati di una settimana fa: Abruzzo (49%), Calabria (47%), Emilia Romagna (49%), Friuli Venezia Giulia (50%), Lazio (50%), Liguria (54%), Lombardia (49%), Marche (49%), Provincia autonoma di Bolzano (99%), Provincia autonoma di Trento (67%), Piemonte (80%), Puglia (49%), Umbria (48%) e Valle d’Aosta (57%) e Veneto (42%).
Comunque si segnalano dati positivi a livello europeo, di aver raggiunto il picco della pandemia, da parte del Centro Europeo per il controllo delle malattie (Ecdc). In molti paesi si osserva una stabilizzazione o riduzione del tasso di notifica dei casi di Covid-19. Potrebbe essere il segnale che in alcuni paesi si è raggiunto il picco.
Infine la Gran Bretagna annuncia di aver approvato l’uso del vaccino anti-coronavirus della Pfizer-BioNTech che sarà disponibile a partire dalla prossima settimana. Ma l’Ema sottolinea che la propria procedura di approvazione è più lunga è più appropriata, in quanto si basa più prove e richiede più controlli rispetto all’emergenza procedura scelta dalla Gran Bretagna. In Belgio invece le vaccinazioni dovrebbero cominciare il 5 gennaio 2021.
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