Covid. Green Pass rafforzato solo per i vaccinati. Ue pronta a rivedere regole viaggi e validità della certificazione

AgenPress – Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, propone di “irrigidire le misure per il rilascio del green pass” accendendo il confronto, necessario per delineare una linea comune, tra regioni e governo.

Chiusure mirate, lockdown leggeri, e misure restrittive mettono di nuovo al centro l’utilizzo del Green Pass ‘rafforzato’, ovvero un lasciapassare solo per i vaccinati e per le attività ricreative operanti nelle regioni che cambieranno colore.

Austria e Germania, travolte dalla quarta ondata di Covid-19, hanno già introdotto il cosiddetto sistema 2G: geimpft (vaccinati) e genesen (guariti). Ossia il green pass spetta solo a chi è vaccinato o guarito dal Covid e non a chi fa un tampone negativo. Un modo per incentivare le vaccinazioni e introdurre restrizioni – ancora tenui in giallo, ma pesanti in arancione – che non gravino su chi si è sottoposto all’immunizzazione. Resterebbe invariato il mondo del lavoro, con il certificato verde rilasciato a vaccinati, guariti e chi ha un tampone negativo.

È la proposta cui cercano di aggregare consenso i governatori che si vedranno e porteranno la loro posizione all’attenzione del Governo alla Conferenza Stato-regioni convocata dal ministro Mariastella Gelmini.

“La Commissione europea sta preparando un aggiornamento sulla raccomandazione sulla libertà di movimento e questo includerà elementi sulla validità dei certificati di vaccinazione Covid (green pass)”. Il documento “sarà presentato presto”,  ha detto un portavoce dell’Esecutivo comunitario, ricordando che il regolamento del certificato Covid ha la durata di un anno e che si “sta già valutando una sua estensione”.

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