Covid hotel: collaborazione Governo-Regioni, l’obiettivo รจ uno per provincia

AgenPress – Rafforzamento delle reti sanitarie e Covid Hotel: questi gli argomenti al centro di un confrontoย  che si รจ tenuto ieri fra il ministro per gli affari Regionali e le autonomie, Francesco Boccia, il commissario Domenico Arcuri, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, le Regioni e i rappresentato degli enti lcali (Anci ed Upi).
Durante la riunione รจ stato ufficializzato l’incarico al commissario Domenico Arcuri affinchรฉ si attivi, d’accordo con le Regioni e i Comuni, per mettere a disposizione il piรน alto numero possibile di Covid Hotel che serviranno a ridurre la pressione sui reparti ospedalieri e a curare i contagiati senza sintomi gravi che hanno difficoltร  a restare in isolamento domiciliare.
“Dobbiamo allentare la pressione dei pronto soccorso, oggi il governo mi ha chiesto di individuare nuovi spazi fuori gli ospedali, come il Covid Hotel, almeno uno in ogni provincia”, ha detto al termone della riunione il commissario per l’emergenza Covid,ย Domenico Arcuri.
“Certo, problemi ce ne sono ancora molti”, maย  “Bisognoa assolutamente riuscire ad allentare la pressione sui Pronto soccorso”, individuando “nuovi spazi alternativi agli ospedali, come ad esempio gli alberghi e i cosiddetti Covid hotel. Luoghi dove รจ possibile garantire un tetto, e non stare a casa moltiplicando i contagi all’interno del proprio nucleo familiar, o per assicurare un letto attrezzato e cure adeguate a chi ha sintomi lievi e non va per forza ricoverato in ospedale”, ha spiegato Arcuri, specificando che รจ previsto almeno un Covid hotel in ogni provincia.
“In questo momento, in Italia, abbiamo 15 mila posti nei Covid Hotel, non sono tutti utilizzati”.
ย  Cosi’ il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, a l’Aria che tira, su La7.ย  “Partiamo da una disponibilitร  ulteriore di circa 20 mila posti”, ha sottolineato Boccia. Il covid dunque si combatte anche in albergo. La pandemia, cambia il volto di molte cose, delle cittร , dei rapporti e la rete sociale si salda. In questa nuova geografia tutte le regioni italiane, ognuna per la sua parte, stanno lavorando per prepararsi a cogliere le opportunitร  che possono derivare da quelle strutture che, una volta riadattate, possono servire al contrasto del coronavirus o, quantomeno, ad accogliere quei pazienti che per innumerevoli ragioni, non hanno bisogno di urgenti cure ospedaliere.
Un argomento quello dei Covid-hotel a cui ha accennato anche il Presidente del Consiglio,ย Giuseppe Conteย (nel corso di un confronto con il segretario della Cgil, Maurizio Landini) che doo aver detto di confidareย che oggi “il tasso Rt si abbassi da 1,7” perchรฉ “vorrebbe dire che saremo incoraggiati ad andare avanti su questa strada”.ha sottolineato la “scarsa incisivita’ sulla medicina territoriale”, ma oraย  “Importanti sono i Covid Hotel per alleggerire le strutture ospedaliere”.
Nel frattempo diverse regioni si sono giร  attivate in questa direzione “Sabato aprira’ il Best Western Hotel Porto Antico, circa 150 posti letto alcuni dei quali specificamente dedicate a famiglie in quarantena con bambini. In tutto saranno attivati 257 posti nei Covid hotel”, ha annunciato il presidente della Regioneย Giovanni Toti in conferenza stampa dopo il confronto con il ministro degli Affari regionali Boccia e il capo della protezione civile Borrelli nel pomeriggio. “Si tratta di pazienti positivi asintomatici o poco sintomatici, comunque non bisognosi di cure mediche se non essere seguiti nel decorso della malattia. Altri Covid hotel, definiti cosi’ dal governo ma di categoria superiore, sono quelli che abbiamo chiamato Covid hub, strutture dove vi รจ un presidio medico, una direzione sanitaria”.ย  Si tratta di “reparti a conduzione infermieristica dove invece vengono ricoverati dai nostri ospedali o direttamente o attraverso il consulto con gli specialisti del territorio quei pazienti che non sono autosufficienti per il livello di intervento”, ha aggiunto Toti. In Liguria non si procederร  alla requisizione di strutture: “Devo dire che questa opzione non e’ mai stata presa in considerazione perchรฉ in Liguria c’รจ stata grande collaborazione da parte di Federalberghi e da parte delle strutture sanitarie”.
Piรน perplesso il presidente della Provincia autonoma di Trento,ย Maurizio Fugatti. “Gli hotel Covid sono stati giร  sperimentati in Trentino in primavera ma con scarse adesioni. Servono misure per convincere le persone positive a utilizzarli”, ma “Aspettiamo comunque le adesioni da parte degli albergatori e le decisioni da parte del governo”.
In Piemonte sono 63 gli alberghi che hanno messo a disposizione le proprie camere, in tutto 2.271, per accogliere i pazienti Covid dimessi dagli ospedali ma ancora positivi, e quindi impossibilitati a rientrare al proprio domicilio, nonchรฉ i pazienti paucisintomatici o asintomatici che non possono essere efficacemente isolati dal proprio nucleo familiare. Le aziende sanitarie stanno provvedendo a contrattualizzare le strutture; il bando, intanto, resta aperto con l’obiettivo di arrivare ad acquisire un posto letto ogni 4mila residenti.
Inย Abruzzoย i 24 appartamenti del progetto ‘CASE’ di Roio verranno utilizzati per ospitare i pazienti del ‘San Salvatore’ dell’Aquila clinicamente guariti, ma ancora positivi al Coronavirus. I locali sono stati sanificati e a breve arriveranno i primi pazienti, cosi’ da alleggerire la pressione dell’ospedale dell’Aquila. Gli appartamenti ora messi a disposizione per fare fronte all’emergenza sanitaria, fanno parte dei 19 insediamenti (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili), CASE appunto, costruiti nell’immediato post sisma, costati oltre 700 milioni di euro, costituiti da 4.300 alloggi e 1200 moduli abitativi provvisori (Map).
Nelย Lazio sono una quindicina gli alberghi che ospitano pazienti Covid nell’ultima fase della malattia. Parliamo di persone che potrebbero concludere il percorso del ricovero ospedaliero a casa, ma che per motivazioni legate alla necessitร  di isolamento vengono trasferite in questi hotel dove sono assistite da personale medico e infermieristico. In questo modo si liberano le stanze degli ospedali per accogliere i nuovi arrivati. Queste strutture ricettive si trovano principalmente a Roma e nella sua provincia, ma ce ne sono anche nelle altre province della regione. Complessivamente, sono circa 800 i posti letto disponibili e ad oggi e’ occupato piu’ o meno il 50%. Allo Sheraton Parco de’ Medici, per esempio, sono 169 le camere e sono ubicate in una struttura dedicata, separata dall’edificio dove soggiornano i clienti dell’albergo. Di queste 169 stanze, al momento un centinaio sono quelle occupate. Da giovedi’ scorso sono accettati anche pazienti che hanno avuto la polmonite e che ora sono in condizioni stabili, ma che necessitano di ossigenoterapia in modo non continuativo e non ad alto flusso.
Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie