Covid. La Cina accusa gli Usa di fare terrorismo sull’origine del virus. Oms arrogante

AgenPress – “Gli Stati Uniti sono impegnati nel terrorismo del rintracciamento dell’origine”, ha commentato su Twitter la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, che è a capo del Dipartimento informazione, rinnovando l’invito agli Usa di accettare l’ingresso degli esperti dell’Oms perché esaminino la situazione sul suo territorio. I commenti degli Usa che “stigmatizzano” l’origine del Covid-19, ha aggiunto Hua, hanno ricevuto “forte opposizione dagli utenti globali di internet”.

Il dibattito sul tema ha ripreso particolarmente quota negli ultimi giorni dopo che esperti scientifici e rappresentanti governativi di Stati Uniti, Unione Europea, Australia e Giappone si sono espressi a favore di una seconda fase di indagini guidate dall’Oms sull’origine del Covid-19. La richiesta, già respinta da Pechino nei mesi scorsi, è stata adesso criticata accusando l’Oms di “arroganza”.

La Cina, infatti, ha criticato il Segretariato dell’agenzia dell’Onu sulla sanità, colpevole di aver proposto unilateralmente “uno studio sulle origini di seconda fase del coronavirus e un suo piano di lavoro”, che è solo per discussioni tra gli Stati membri ed è soggetto a modifiche.

La Cina ha esortato gli Stati Uniti a rilasciare dati e a controllare i campioni raccolti nel Paese durante le prime fasi della pandemia di Covid-19 e a invitare gli esperti dell’Oms a indagare il laboratorio di Fort Detrick e oltre 200 laboratori all’estero per tracciare l’origine del coronavirus il prima possibile, ha rilanciato Zhao.

Gli Stati Uniti, a suo dire, dovrebbero anche invitare gli stessi esperti a indagare sull’Università della Carolina del Nord e a pubblicare i dati relativi ai casi tra i soldati americani che parteciparono ai Giochi mondiali militari del 2019 nella città di Wuhan, il capoluogo dell’Hubei, nella Cina centrale, dove è emerso per primo il Covid-19 alla fine dello stesso anno.

 

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