Covid: Librandi (Italia Viva), su recovery e vaccino pretendiamo tempi certi

AgenPress. “Incredibile che si sia così indietro nella definizione del Recovery Plan del nostro Paese e di quella del piano per la distribuzione dei diversi vaccini anti-covid alla popolazione italiana. Come evidenziato anche da Confindustria, sono ben passati 6 mesi e ancora non si hanno le idee chiare sui progetti da presentare. Allo stesso tempo, non si riesce a dare tempi ragionevoli alle famiglie, alle imprese e ai lavoratori sulle scadenze con cui le varie fasce di popolazione potranno accedere al vaccino.

Anche rispetto ai vari vaccini, si è scelto un paniere di acquisto che porterà solo in estate la gran parte della popolazione a essere vaccinata. E nel frattempo, proseguiamo con chiusure e ristori? Vogliamo portare il debito pubblico dal 170 al 200% del PIL? Tutto questo darà ai nostri principali Paesi competitori un vantaggio economico e industriale che pagheremo per anni.

Il nostro sistema Paese sforna di continuo cervelli e innovazioni apprezzate nel mondo, mentre il nostro Governo gli fa fare la figura del somaro dell’Unione Europea. Tutto ciò è grave e ingiustificato” afferma Gianfranco Librandi, deputato di Italia Viva.

“Dopo l’approvazione delle linee guida nel mese di settembre cosa si è fatto? È possibile capire a che punto siamo? Siamo arrivati impreparati alla seconda ondata, siamo in ritardo sul Recovery Fund e avremo un piano di vaccinazioni molto più lento delle aspettative. Non possiamo più permetterci di perdere terreno rispetto agli altri Paesi perché ciò vuol dire meno crescita e più disoccupazione. Né tanto meno si può continuare con sussidi a debito per tutti. Se qualche ministro non è all’altezza del suo compito è opportuno che si faccia da parte e lasci il posto a qualcun altro” conclude Librandi.

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