Covid, Tardino (Lega), risposta a crisi, per Ue rom e clandestini prima degli italiani

AgenPress. “Ancora una volta, nell’affrontare la crisi conseguente all’epidemia, l’Ue si dimostra purtroppo ideologica e distante dai problemi reali dei cittadini. Nella risoluzione sulle misure straordinarie messe in atto dagli Stati per far fronte alla pandemia e sull’impatto su libertà individuali e stato di diritto, oggi in commissione Libe, a dispetto di molte raccomandazioni condivisibili come la necessità di coinvolgere le opposizioni nelle decisioni dovute all’emergenza – cosa non avvenuta in Italia, purtroppo – e la difesa della privacy dei cittadini, prendiamo atto con rammarico che gli altri gruppi non abbiano accettato la proposta di includere nella relazione riferimenti alle ripercussioni economiche del lockdown che hanno colpito imprese e famiglie.

Mentre gli italiani sono alle prese con nuove restrizioni che rischiano di metterli in ginocchio, per l’Ue la priorità durante la pandemia sono il presunto aumento di discriminazioni contro i Rom o la comunità Lgbtq e puntare il dito contro gli Stati che nell’epidemia hanno chiuso i porti per contrastare l’immigrazione clandestina. Più attenta alla forma e al politicamente corretto che alla sostanza e alle questioni che davvero stanno a cuore alla gente, l’Ue ha perso l’ennesima occasione per fare la differenza: non ci arrendiamo e, in vista della plenaria, proseguiremo la nostra battaglia per portare avanti misure di buon senso e realmente efficaci a tutela degli interessi dei cittadini italiani”.

Così in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, coordinatrice ID in commissione Libe.

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