Croazia. Drone proveniente dalla guerra in Ucraina si schianta a Zagabria. Nessuna vittima o ferito

AgenPress – Il sindaco della capitale croata, Zagabria, afferma che è stato un miracolo che nessuno sia rimasto ucciso quando un sospetto drone militare delle dimensioni di un aereo si è schiantato in città intorno alle 23:00 di ieri sera.

“Sono state inviate immediatamente pattuglie di polizia sul luogo della segnalazione, gli agenti hanno trovato nella zona un cratere” e “due paracaduti”, ha informato il ministero dell’Interno croato, confermando le indiscrezioni circolate sui media. Il dicastero ha chiesto ai cittadini di non pubblicare foto o video dell’area dell’incidente. La polizia ha chiuso l’area e indaga sul caso, mentre i media locali riportano da ore foto del cratere, che sarebbe largo tre metri e di uno dei paracadute, appeso a un albero.

Secondo il premier croato Andrej Plenkovich, il drone senza pilota è di fabbricazione russa: “Ma non si sa se sia di proprietà dell’esercito ucraino o russo”.

“Si tratta di un incidente molto serio ma molto probabilmente non si tratta di una minaccia rivolta contro la Croazia”, ha riferito il ministero della Difesa,  ma verosimilmente in dotazione all’esercito ucraino, che nella tarda serata di ieri si è schiantato a Zagabria. Prima di precipitare, il velivolo è rimasto nello spazio aereo croato sette minuti, mentre sull’Ungheria ha probamente volato per circa quaranta minuti.

Resoconti non ufficiali affermano che potrebbe essere un drone TU-141 di epoca sovietica, operato dall’esercito ucraino. Il sindaco di Zagabria Tomislav Tomasevic ha affermato che frammenti del drone sono stati trovati in diverse aree del sobborgo sud-occidentale di Jarun. “Nessuno è stato ucciso, è colpa della fortuna. È un grosso aereo.”

I leader croati affermano che il drone ha sorvolato l’Ungheria per 40 minuti e poi è entrato nello spazio aereo croato per altri sette minuti prima di schiantarsi nella capitale.

Il presidente Zoran Milanovic, che è anche comandante in capo delle forze armate, ha esortato i croati a mantenere la calma, dicendo che questo tipo di incidente si verifica durante i conflitti e non si pensa che il drone sia stato diretto contro la Croazia.

L’esperto Tyler Rogoway, che si occupa della sezione dedicata a difesa e geopolitica ‘The War Zone’ sul portale The Drive, ha scritto che di credere “fermamente” che il velivolo schiantatosi a Zagabria sia “un drone da ricognizione Tu-141” Strizh “che deve aver avuto un grave malfunzionamento e aver attraversato l’Ungheria o parti dei paesi vicini e poi la Croazia” dopo essere partito dalle zone di guerra dell’Ucraina.

Il Tupolev Tu-141 ‘Strizh’ era un drone da ricognizione sovietico in servizio negli anni ’70 e ’80 che l’Ucraina avrebbe “aggiornato e rimesso in funzione dopo l’invasione della Crimea nel 2014”, ha sostenuto Rogoway. Non ci sono conferme ufficiali in questo senso.

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