Dl rilancio. Slitta ancora il consiglio dei ministri. Gualtieri. “Abbiamo sciolto tutti i nodi politici”

Agenpress –  La riunione del preconsiglio, preparatoria del consiglio dei ministri sul decreto ribattezzato Rilancio, è iniziata dopo le 21 di lunedì, è continuata fino a notte e riprenderà alle 11. Finora è stata esaminata solo metà del decreto. Il Cdm per il varo della maxi manovra da 55 miliardi si terrà a questo punto forse in serata.

“Abbiamo sciolto tutti i nodi politici e di assetto”, aveva detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.  Ma due ore dopo fonti del Movimento 5 Stelle, che ieri ha nuovamente dato battaglia sul tema della regolarizzazione di braccianti e colf, lo hanno smentito: “Il testo ora è migliorato ma non è stato ancora raggiunto l’accordo”.

“Elimineremo il saldo e acconto dell’Irap che sarà dovuto a giugno per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato”, ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al Tg5. La misura contenuta nel decreto Rilancio non avrà più quindi i paletti contenuti nelle ultime bozze, che limitavano l’intervento alle imprese tra 5 e 250 milioni che avessero subito perdite per di almeno un terzo del fatturato a causa del Coronavirus.

Ammonta ad un miliardo di euro lo stanziamento previsto per il reddito di Emergenza. In particolare è autorizzato un limite di spesa di 954,6 milioni di euro per l’anno 2020 da iscrivere su apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali denominato «Fondo per il Reddito di emergenza». ai quali si aggiungono al 5 milioni per gli oneri per la stipula della convezione con l’Inps. L’importo del Rem sarà tra i 400 e gli 800 euro mensili per un bimestre. Le domande andranno presentate entro giugno. Le norme prevedono limiti di reddito e di patrimonio ed escludono i detenuti.

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