Dl Sostegni. 32 mld di aiuti. Bozza, misure per imprese e lavoratori. Fondi vaccini- enti locali

AgenPress – Nella bozza composta da 44 articoli ci sono aiuti per le imprese in difficoltà economica e proroga Cassa integrazione, risorse per l’acquisto di vaccini e farmaci ma anche interventi in favore degli enti territoriali. Giovedì intanto si è tenuto un vertice tra il governo e le Regioni, con il ministro dell’Economia Daniele Franco e quello degli Affari Regionali Mariastella Gelmini.

Durante l’incontro è stato presentato un decreto da 32 miliardi con 5 linee di intervento, tra cui la più significativa che assorbe 11 miliardi diretti alle imprese che hanno subito perdite superiori al 30% di fatturato nel 2020 rispetto al 2019.

potenziali destinatari della misura dovrebbero essere tre milioni di persone. Nel complesso l’indennizzo medio che andrà ai circa 3 milioni di soggetti coinvolti sarà di “circa 3.700 euro”. I bonifici saranno erogati sempre dall’Agenzia delle Entrate ma per accedere al fondo perduto bisognerà presentare una autocertificazione attraverso una apposita piattaforma messa a punto con Sogei. Per le domande ci saranno 60 giorni. Gli aiuti coinvolgerebbero anche start up e le imprese nate nel 2019 e nel 2020.

I contributi a fondo tributo del nuovo decreto Sostegni arriveranno alle imprese e ai titolari di partita Iva con fatturato fino a 10 milioni e con perdite del 30% nell’ammontare medio mensile del 2020 rispetto all’anno precedente. Le imprese potranno scegliere tra bonifico e credito d’imposta: gli aiuti saranno di minimo 1000 euro per le persone fisiche (2000 per le persone giuridiche) e massimo 150mila euro. Sono previste 5 fasce di ricavi con percentuali dei ‘sostegni’ differenziata che dal 60% per le più piccole al 20% per le più grandi.

Agli enti locali dovrebbero essere diretti 3,3 miliardi: un miliardo alle Regioni, 250 milioni alle Regioni a statuto speciale, 900 milioni ai Comuni, 100 milioni alle Città metropolitane e alle Province.

Altri 200-250 milioni per la tassa di soggiorno800 milioni per il Trasporto pubblico locale (Tpl).

Saranno destinati 300 milioni per la sicurezza nelle scuole e per la Dad, 400 milioni per la cultura, per sostenere anche cinema e spettacoli dal vivo, e altrettanti per rimpinguare il fondo sociale per interventi su specifiche imprese.

Degli 11 miliardi destinati alle attività produttive, un fondo ad hoc da 700 milioni sarebbe destinato alla montagna compresi i maestri di sci.

Le aziende che hanno la cassa integrazione ordinaria potranno chiedere 13 settimane tra il primo aprile e il 30 giugno 2021 con causale Covid senza contributo addizionale, secondo quanto emerge dalla bozza del decreto Sostegni. Saranno invece concesse al massimo 28 settimane tra il primo aprile e il 31 dicembre 2021 per quei lavoratori che non sono tutelati da ammortizzatori ordinari ma hanno l’assegno di solidarietà o la cassa in deroga. Anche in questo caso non è chiesto un contributo addizionale.

Lavoratori autonomi e imprese dovrebbero ricevere aiuti dai 1.000 euro per le persone fisiche ai 3.000 euro per le partite Iva, fino a un massimo di 150mila euro per le attività (anche artigiane) con 5 fasce percentuali in base al reddito.

Possibili anche due mesi di proroga dell’indennità di disoccupazione Naspi. Il reddito di cittadinanza potrebbe essere rifinanziato con un altro miliardo, mentre il reddito d’emergenza dovrebbe essere erogato ai beneficiari per altri tre mesi.

Tra le ipotesi di queste ore ci sarebbe la fissazione di un tetto per la cancellazione a 5000 euro, come inizialmente previsto, ma con un limite di reddito fino a 30mila euro. Ma diverse fonti di maggioranza spiegano che sul punto manca ancora un accordo. Le altre ipotesi da ieri in campo sono abbassare a 3000 euro il tetto per le singole cartelle o ridurre l’arco temporale della sanatoria, che farebbe riferimento non agli anni 2000-2015 ma agli anni 2000-2010.

Si prevede di stanziare 2,1 miliardi per le fiale dei vaccini 700 milioni per i medicinali contro il Covid, altri 200 milioni servirebbero ad avviare la produzione in Italia, 350 milioni sarebbero invece destinati alla campagna vaccinale e in particolare servirebbero alla remunerazione delle farmacie coinvolte. Infine, un miliardo andrebbe alla gestione commissariale e altri 400 milioni verrebbero stanziati solo per le questioni logistiche.

Per “accelerare” la campagna vaccinale in Italia e “assicurare un servizio rapido e capillare”, non si applicano agli infermieri del Servizio sanitario nazionale, coinvolti “al di fuori dell’orario di servizio”, le incompatibilità previste dalle norme sull’esclusività del rapporto di lavoro, spiega la nuova bozza del dl Sostegni, e precisa che la deroga si applica “esclusivamente per lo svolgimento dell’attività vaccinale”

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