E’ di Putin il superyacht da 700 mln di dollari, 140 metri, ormeggiato a Marina di Carrara

AgenPress – Funzionari americani avrebbero trovato “i primi indizi” che il superyacht da 700 milioni di dollari attualmente ancorato nel porto di Marina di Carrara è riconducibile a Vladimir Putin. Lo scrive il New York Times.

Le ultime informazioni giungono dopo che mercoledì lo stesso quotidiano aveva detto che le autorità italiane stavano indagando sulla proprietà del lussuoso panfilo, chiamato Scheherazade, lungo 140 metri e con una stazza di 10.167 tonnellate. Una notizia smentita dalla società di nautica di lusso The Italian Sea Group che in una nota ha spiegato: “In funzione della documentazione di cui dispone e a seguito di quanto emerso dai controlli effettuati dalle autorità competenti, dichiara che lo yacht di 140 metri Scheherazade, attualmente in cantiere per attività di manutenzione, non è riconducibile alla proprietà del Presidente russo Vladimir Putin”.

Il megayacht è “oscurato” da una sorta di maxi pannello installato lungo la banchina del porto, in modo che non sia possibile curiosare. E’ certo però che si tratti di una autentica nave da diporto con due piste di decollo/atterraggio per elicotteri e numerose cupole satellitari. E’ trapelato anche che a bordo ci sono una piscina con copertura a scomparsa, trasformabile in pista da ballo, una sala cinema, palestra, sontuosa cabina armatoriale e suite per gli ospiti impreziosite da infissi dorati. Il comandante, Guy Bennett Pearce, è di nazionalità inglese. Interpellato dal giornale americano, ha negato che lo yacht sia di proprietà di Putin e si è limitato a dire che il 4 marzo autorità italiane sono salite a bordo per assumere informazioni sulla barca, ma non hanno adottato sanzioni.

L’intelligence Usa non ha voluto dire quali siano gli indizi che a loro parere collegano lo yacht al presidente russo, né se o quanto spesso l’abbia utilizzato. Il superyacht si trova nel cantiere per attività di manutenzione.

Il capitano, scrive il Nyt, non ha voluto rilasciare commenti sulle ultime notizie. Le autorità italiane hanno già raccolto documenti sulla proprietà della barca e dovrebbero presentarle al governo che deciderà quindi se la proprietà o l’uso della nave è collegato a qualcuno nell’elenco delle sanzioni. Un procedimento che, scrive ancora il Nyt, potrebbe richiedere diverse settimane.

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