E su Facebook c’è chi “gode come un riccio” per “aver tolto di mezzo quello scimpanzé”

AgenPress – Willy è stato pestato a morte per 20 minuti, ora si dovrà stabilire chi ha sferrato il colpo mortale tra i 4 indagati Mario Pincarelli, di 22 anni, Francesco Belleggia di 23, i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, 24 e 26. Nei loro confronti la procura al momento contesta il concorso in omicidio preterintenzionale.

E mentre nel carcere di Rebibbia a Roma gli interrogatori di convalida dell’arresto, proseguono sui loro profili social commenti di sdegno e accusa per il loro gesto, ma tra questi colpisce e sconvolge l’animo un post pubblciato nella pagina Facebook di Gabriele Bianchi.  “Ecco chi era davvero WILLI. Godo come un riccio per la sua morte”. 

E insiste sulla sua pagina personale “COME GODO CHE AVETE TOLTO DI MEZZO QUELLO SCIMPANZÉ, SIETE DEGLI EROI”❤️

Frasi che danno il senso dell’odio razziale che cova, in alcune persone, come in chi ha pubblicato questi post, con una immagine Gif di una scimmia, come a denigrare il povero Willy ad un animale che può essere ammazzato senza alcun problema.

Non mancano a seguire risposte e commenti di disprezzo da parte di altre utenti, che riportiamo.  “Manlio Germano, sei un idiota fascista senza cervello. Guardati allo specchio perché la scimmia sei tu. Feccia”. “Manlio Germano, tu sei un altro BASTARDO”., Manlio Germano, anche se sei un fake, ti prenderanno e pagherai ugualmente…coglione”,  “Manlio Germano, sei veramente piccolo. Piccolo uomo. Per quanto mi riguarda meriteresti la galera a vita esattamente come i tuoi cosiddetti “eroi”,Manlio Germano, non te calcola neanche tua madre ecco perché stai a scrive ste cazzate, a cojone de merda!! Sei proprio un poraccio demente, me fai solo schifo. Fallito de merda”. Manlio Germano tanto te prendeno pure a te tranquillo e l altro compagno che ti ha messo il Siete sterco vi auguro la compagnia dei galeotti e voi che fate le signorine in galera”.?

“Manlio Germano sei solo un coglione provocatore in cerca di notorietà, e non hai neanche il coraggio di mettere nome vero e la tua vera faccia di merda…
Non si scherza su queste cose, coglione”.

 

A tanta cattiveria replichiamo con una intervista al Corriere della Sera Federico Zurma, l’ex compagno di scuola di Willy, dove racconta che “è  intervenuto in mia difesa, ma non avrebbe mai preso un’iniziativa che non fosse stata pacifica per riportare gli animi alla calma. Parliamo di un ragazzo equilibrato”. Lo Willy è morto “per evitare una rissa, per riportare pace. La gente fa cose senza senso. Ripenso a quella notte continuamente, ma in realtà mi sforzo di non farlo. Quello che è successo “me lo porterò dietro a vita, preferisco non commentare oggi. Posso solo dire che davvero Willy si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato”.

 

 

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