Eitan. Nonno materno agli arresti domiciliari. La famiglia Peleg ha raccolto 150mila euro su internet

AgenPress – La polizia israeliana ha interrogato Shmuel Peleg, nonno di Eitan Biran, riguardo le accuse di aver “rapito il nipote e portato in Israele”. Lo ha fatto sapere la polizia stessa aggiungendo che dopo l’interrogatorio Peleg è stato posto agli arresti domiciliari.

La famiglia Peleg ha raccolto, con una campagna di aiuti, partita lo scorso luglio su internet, 540mila shekel, poco meno di 150mila euro. La campagna – tramite il sito israeliano specializzato ‘Giusmehalev’, ‘Arruolamento del cuore’, in ebraico – si è chiusa lo scorso 22 luglio ed è partita grazie ad un post di Tali, sorella di Gali Peleg, mamma di Eitan.

L’entità dei fondi raccolti – hanno spiegato dal sito, precisando che tutto è stato normato da un contratto e supervisionato da un avvocato – doveva essere usata “per il sostentamento in Italia e le spese processuali” dopo la tragedia del Mottarone.

Tre dei donatori – hanno aggiunto dal sito – in seguito ci hanno ripensato dicendo che non erano d’accordo con le finalità della raccolta e sono stati immediatamente rimborsati. Canale 12 ha riferito oggi che ora, dopo gli ultimi sviluppi, “molti internauti sono furiosi e sostengono che il denaro avrebbe apparentemente finanziato il volo privato di ritorno in Israele”. Un altro di questi – secondo l’emittente – ha osservato che “non per questo ha donato soldi”.

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