Enrico Letta vuole tassare la successione. Draghi dice no. Soddisfatti Salvini e Meloni

AgenPress – “Su 7 del Corriere lancio la proposta di dote per i diciottenni. Per la generazione più in crisi un aiuto concreto per studi, lavoro, casa. Per essere seri va finanziata non a debito (lo ripagherebbero loro) ma chiedendo all’1% più ricco del paese di pagarla con la tassa di successione”. Così il leader Pd Enrico Letta su twitter rilanciala proposta di una dota per i giovani.

“Non ne abbiamo mai parlato ma questo non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli. L’economia è in una situazione di recessione, di grande disoccupazione e tutti questi temi saranno oggetto delle riforma del fisco”,  ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rispondendo, nel corso della conferenza stampa seguita al Cdm. “In passato sul fisco l’errore è stato andare avanti a pezzettini”.

Le proposte sulla dote ai 18/enni e sull’apprendistato fanno parte “dell’impegno complessivo che il Pd dall’inizio ha messo sul tema giovani, un tema decisivo per il futuro del nostro Paese”, ha replicato Letta.

Soddisfatto Matteo Salvini. “Anche in questa circostanza c’è piena sintonia con il premier Draghi, se c’è una cosa di cui l’Italia non ha bisogno sono nuove tasse. Letta e il Pd si rassegnino”.

Anche Giorgia Meloni esprime soddisfazione. “Bene Draghi sulla proposta di Letta sulla tassa di successione”. “Meno tasse e burocrazia, più libertà d’impresa: questo serve all’Italia per rialzarsi e se il governo seguirà questa strada troverà il sostegno di FdI”.

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