Europarlamento. Il partito di Viktor Orban lascia il Partito Popolare Europeo

AgenPress – Il leader ungherese Viktor Orban ha annunciato il ritiro degli eurodeputati del suo partito Fidesz dal Ppe. Lo ha annunciato su Facebook.

L’annuncio giunge in concomitanza del voto sulla revisione dello statuto dei popolari europei che, secondo gli osservatori, dovrebbe dunque portare all’esclusione del partito magiaro, già sospeso da tempo dal Ppe.

La lettera, pubblicata su Twitter dalla vicepresidente di Fidesz Katalin Novak, afferma che è “deludente” che mentre l’Europa è alle prese con la pandemia il PPE sia impegnato a limitare i diritti dei suoi stessi rappresentanti. “Questo è antidemocratico, ingiusto e inaccettabile”, scrive Orban.

“Caro signor presidente, con la presente la informo che gli eurodeputati di Fidesz si dimettono da membri del gruppo Ppe”, esordisce la missiva indirizzata al capogruppo del Ppe al Parlamento europeo. La lettera segue la decisione del Ppe di approvare nuove norme interne che regolamentano le condizioni per essere membri del gruppo, nonché le sospensioni ed esclusioni; in una precedente lettera inviata da Orban a Weber domenica, il premier dell’Ungheria aveva avvertito che Fidesz avrebbe lasciato il gruppo in caso di approvazione del nuovo regolamento interno. “Mentre centinaia di migliaia di europei sono ricoverati in ospedale e i nostri dottori salvano vite, è estremamente deludente vedere che il gruppo Ppe è paralizzato dalle sue questioni amministrative interne e sta provando a mettere a tacere e disattivare i nostri deputati democraticamente eletti”, si legge nella nuova lettera di Orban a Weber, che porta la data di oggi.

Fidesz conta su 12 eurodeputati. Con la loro uscita il gruppo Popolare si ritrova dunque con 175 membri, restando il maggiore nell’aula di Strasburgo.

Sotto il governo di Orbán e del suo partito, Fidesz, negli ultimi anni l’Ungheria è diventata un paese semi-autoritario, in cui quasi tutti i media sono controllati dal governo e le minoranze e gli oppositori politici sono sistematicamente osteggiati dalle forze statali. Eppure nel frattempo Fidesz era rimasta nel Partito Popolare Europeo, dove era entrata ormai una ventina d’anni fa, insieme a partiti molto più centristi e istituzionali come la CDU di Angela Merkel, in Germania, gli irlandesi di Fine Gael, e i polacchi di Piattaforma Civica. Fidesz era stata comunque già sospesa dal Partito Popolare Europeo – ma non dal gruppo politico collegato – due mesi prima delle elezioni europee del 2019.

 

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