EVI (Europa Verde): “Embargo totale e immediato su tutte le importazioni di combustibili fossili russi”

AgenPress. “Le atrocità compiute dalla Russia in Ucraina sono davanti agli occhi di tutti, immagini insopportabili che rivelano tutta la ferocia della strategia di guerra di Putin. Il nuovo pacchetto di sanzioni proposto dal Parlamento Ue è un passo verso la direzione giusta, ma dobbiamo andare oltre, chiedendo interventi immediati. Per questo non posso che essere soddisfatta per l’adozione a larga maggioranza dell’emendamento da me firmato e proposto dai Greens/EFA che chiede un embargo urgente e completo su tutte le importazioni di gas, petrolio, carbone e combustibili nucleari russi, l’abbandono dei progetti Nordstream 1 e 2 e la presentazione di un piano volto a continuare ad assicurare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’UE nel breve termine” – dichiara l’eurodeputata Eleonora Evi, co-portavoce nazionale di Europa Verde.

“Colpire i civili – aggiunge – è un crimine di guerra e gli autori di queste atrocità devono essere ritenuti responsabili a livello internazionale, pertanto accolgo con favore la decisione della Commissione di incaricare una squadra investigativa comune insieme all’Ucraina per raccogliere prove e identificare i responsabili. Ma per impedire che drammi simili si ripetano dobbiamo fermare le importazioni dalle quali Putin guadagna 1 miliardo di euro al giorno che usa per alimentare il conflitto. Contestualmente, abbiamo bisogno di massicci investimenti nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica.

“E ancora – conclude Evi – è necessario che gli Stati membri facciano la loro parte nell’accoglienza dei rifugiati, perché la generosa risposta dei cittadini europei non può sostituire la responsabilità degli Stati membri. Ad oggi, il 90% di coloro che fuggono dall’Ucraina sono donne e bambini e almeno due milioni e mezzo di bambini in Ucraina sono sfollati. Risulta evidente che l’UE debba essere all’altezza della situazione e non risparmiare risorse, pertanto è necessario che gli Stati membri presentino rapidamente dei piani per garantire a tutti i rifugiati un’accoglienza dignitosa, efficace e senza discriminazioni”.

 

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