Agenpress – “Come Jole Santelli sa, giovedì è partita la lettera, l’invito che si è trasformato in una diffida e le procedure sono partite. Ha ancora tempo per ritirare l’ordinanza. Se non dovesse farlo, sa quello che succede quando parte una lettera che diffida dall’andare avanti rispetto a quell’ordinanza”. Così il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, sull’ordinanza della Regione Calabria sulle aperture.
“Penso che in un momento come questo nessuno può permettersi di anticipare scelte che non sono considerate sicure, mettendo a rischio la vita di lavoratori e clienti. Questo non è giusto”. La governatrice Santelli “già giovedì sera ha ricevuto la diffida e se non ritirerà l’ordinanza nelle prossime ore sarà impugnata domani mattina al Tar. La Calabria fa meno della metà dei tamponi del Trentino Alto Adige avendo il doppio della popolazione. Siccome abbiamo voluto essere rigorosi ma collaborativi, impugnando diamo alla Santelli ancora una chance”.
“I presidenti di Regione sono tutti molto responsabili, nessuno vuole far rischiare la vita ai propri cittadini. È evidente che le Regioni che saranno sotto i parametri dovranno aspettare qualche giorno o settimana in più, chi sta sopra potrà lentamente e ripartire. non era mai successo nella storia della Repubblica che un’emergenza sanitaria si trasformasse in pandemia”, ha detto Boccia, ribadendo, a proposito dei contrasti delle ultime settimane con alcuni governatori, che “in questo caso le line guida le dà lo Stato e le Regioni si devono adeguare e rispettarle. Ma è prevalso il buonsenso, ci sono state discussioni forti, però mai violazioni di regole a parte la Calabria”
Parole alle quali replica la diretta interessata. “La decisione del ministro Boccia di impugnare l’ordinanza della Regione Calabria, “non mi stupisce perché l’aveva annunciato. Mi spiace invece perché io mantengo l’ordinanza. Sono convinta dei presupposti, sono sicura che entro una settimana faranno esattamente la stessa cosa che ho fatto io. Mi dispiace che abbia preso questa ordinanza come un braccio di ferro mentre era semplicemente la legittima richiesta della regione di far vivere e lavorare, soprattutto lavorare”.
BOLLETTINO REGIONE CALABRIA al 3 maggio
2 positivi su 907 tamponi
In Calabria ad oggi sono stati effettuati 36.874 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 1.114 (+2 rispetto a ieri), quelle negative sono 35.760.