Figliuolo: “L’obiettivo è vaccinare l’80% della popolazione entro settembre, in totale 54,3 milioni di italiani”

AgenPress. “Passare dagli hub a un sistema più capillare”. Settembre è il mese che il commissario Figliuolo intende vaccinare la grande maggioranza della popolazione: l’obiettivo e’ immunizzare 53 milioni di italiani entro la fine dell’estate. Intanto sono stati superati i 38 milioni di dosi somministrate, il 24% di chi ha piu’ di 12 anni.
Quindi l’obiettivo è “vaccinare l’80% della popolazione entro settembre di quest’anno, compresi i 12-15enni, in totale 54,3 milioni di italiani”, annuncia il commissario per l’Emergenza Francesco Figliuolo in audizione alla Camera. Per raggiungere questo obiettivo “non dobbiamo sprecare niente in termini di risorse, uomini, tempo e mezzi”, ma serve “un graduale ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub ad un sistema di ‘vaccinazioni delocalizzate’, molto più capillare e prossimo ai cittadini”.
“Mi preme rilevare l’importanza della pianificazione che è alla base della sostenibilità della campagna vaccinale. Infatti, è solo attraverso il corretto equilibrio tra la progressività dell’incremento delle potenzialità di somministrazione e della disponibilità di dosi che gli obiettivi prefissati in termini di inoculazioni giornaliere possono essere ottenuti. Per tale ragione, la continua attività di pianificazione svolta dalla Struttura Commissariale è resa nota alle Regioni attraverso la comunicazione dei valori target da conseguire ogni settimana”, spiega Figliuolo.
Bisogna arrivare ad una “ordinaria gestione delle attività sanitarie da parte delle amministrazioni centrali e locali competenti”. Infatti “l’ordinarietà della gestione dell’attività vaccinale futura che, stante gli attuali scenari, potrebbe prevedere la necessità di almeno un’ulteriore dose, così come gli interventi di supporto al sistema sanitario nazionale, agli istituti scolastici e ad ogni altra articolazione del Paese supportata dalla Struttura del commissario, dovrà tornare ad essere governata dalle strutture dello Stato preposte”. Figliuolo sottolinea il coinvolgimento di “tutte le realtà del Paese a partire dalla Regioni e dalle province autonome” con le quali il “confronto è stato e continua ad essere di vitale importanza per la creazione delle condizioni necessarie a mettere in sicurezza” l’Italia.
Infine per Figliuolo considerati gli attuali scenari della pandemia, “potrebbe essere prevista la necessità di almeno un’ulteriore dose”.
“Siamo pronti anche per la terza dose, – afferma il presidente della regione Veneto, Luca Zaia – vogliamo vedere parere della sanità ci darà un tot di mesi dalla seconda dosi e da lì inizieremo con la programmazione, aspettiamo la circolare Cts che identificherà il lasso di tempo tra seconda dose e terza. Anche la questione della vaccinazione eterologa è importante e che diventi una possibilità di andare avanti anche con altri vaccini rispetto a quelli fatti inizialmente”.
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