Fitch declassa l’Italia a BBB-, bocciati i governi Renzi, Gentiloni, Conte 1, Conte 2

Agenpress – L’agenzia di rating Fitch avrebbe dovuto esprimersi sull’Italia il prossimo 24 luglio, ma a sorpresa ha anticipato i tempi e ieri sera ha comunicato di avere declassato il debito pubblico del nostro Paese di un gradino, portandolo da “BBB” a “BBB-” con prospettive “stabili”.

“Il declassamento riflette il significativo impatto della pandemia globale Covid-19 sull’economia italiana e sulla posizione fiscale del sovrano – si legge in una nota dell’agenzia – . Fitch prevede una contrazione del Pil dell’8% nel 2020 e i rischi per questa previsione di base sono inclinati al ribasso, poiché si presume che il coronavirus possa essere contenuto nel 2020, portando a una ripresa economica relativamente forte nel 2021. In caso di un secondo ondata di infezioni e la diffusa ripresa delle misure di blocco, i risultati economici sarebbero più deboli per il 2020 e il 2021”.

Secondo l’agenzia di rating  l’Italia non ha saputo approfittare della riduzione della spesa per interessi dal 2015 per finanziare misure di crescita e ridurre il rapporto debito/pil, che nei fatti si è contratto di nemmeno mezzo punto percentuale.

Il riferimento è agli ultimi 4 governi, che vanno da quello guidato da Matteo Renzi ai due di Giuseppe Conte, passando per Paolo Gentiloni. Infine, quanto al sostegno arrivato dalla UE con misure tese ad affrontare l’emergenza, ha spiegato che il governo italiano vede con successo l’accordo raggiunto al Consiglio europeo, ma non è detto che i partiti a Roma gli consentiranno di accedere al MES.
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