G7. Concluso il vertice, 1 mld di vaccini per i paesi poveri. Rapporti con la Cina

AgenPress – Si è chiuso il vertice G7 di Carbis Bay, in Cornovaglia. Focus sull’ambiente e sulla battaglia contro i cambiamenti climatici nella terza e ultima giornata del summit a presidenza britannica, allargato da ieri ai leader ospiti di Australia, Corea del Sud, India, Sudafrica e di Onu e Oms. Ora, dice il premier Maio Draghi, serve “un accordo ambizioso e duraturo” sulla transizione ecologica, ambiente e il clima. Al centro del vertice le misure per combattere la pandemia.

Sul fronte lotta al Covid “al G7 è emerso il chiaro obiettivo di vaccinare la popolazione mondiale e mettere fine alla pandemia nel 2022”, spiegano fonti Ue. Al G7 “siamo riusciti a raggiungere una posizione molto equilibrata” in merito al dibattito sugli accordi Trips e la revoca dei brevetti sui vaccini, spiegano inoltre fonti Ue, ricordando che l’Unione europea “è stata la farmacia del mondo in questa pandemia”.

Il G7 promette un miliardo di ulteriori vaccini contro il Covid. “Gli impegni complessivi delG7 dall’inizio della pandemia sono per un totale di due miliardidi dosi, con impegni da quando ci siamo riuniti lo scorso febbraio 2021, incluso qui a Carbis Bay, per offrire un miliard odi dosi il prossimo anno”, si legge nel comunicato finale di cui l’agenzia Bloomberg ha ottenuto una copia. Il vertice G7 si è concluso con “un trionfo”, in particolare sul fronte dello sforzo contro la pandemia con l’impegno a donare oltre “un miliardo di vaccini” ai Paesi meno ricchi. ha detto il premier britannico Boris Johnson, in veste di presidente di turno del summit a Carbis Bay, in Cornovaglia.

Johnson ha parlato di “un grande passo” per contribuire a sconfiggere il Covid, esaltando poi il contributo degli scienziati e ha indicato in particolare il siero sviluppato a Oxford e prodotto da AstraZeneca come “il più popolare al mondo”e come uno strumento efficace fornito al mondo “a prezzo di costo”.

Sul tavolo anche i rapporti con Cina e Russia. Il G7 e la Cina sono “forti concorrenti” in campo economico e “rivali sistemici” quando si tratta di diritti umani e democrazia, ha dichiarato ai microfoni di Euronews la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a margine del G7 in Cornovaglia.

Riguardo a Pechino nella dichiarazione finale arriva un testo meno duro rispetto alla proposta Usa, nel quale la Cina viene indicata come “rivale” sui diritti umani, con riferimenti alla denuncia del lavoro forzato imposto alla minoranza musulmana degli Uiguri nello Xinjiang e al rispetto delle libertà a Hong Kong, ma non mancano richiami ad aree di cooperazione, in particolare sul clima. Approvata inoltre l’idea del piano lanciato dagli Usa in alternativo alla Via della Seta, e la richiesta di una indagine “tempestiva e trasparente “sulle origini del Covid.

“E’ importante portare avanti “il piano per sostenere i Paesi in via di sviluppo (Build backthe world) “ed avere un modello migliore. Per il G7 è importante convincere che l’investimento con noi non ha impegni e legami rispetto” alla Via della seta cinese.  Così la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ai microfoni diEuronews, alla domanda se l’iniziativa sia antagonista rispetto a quella di Pechino.  La maggior parte dei leader si ritroveranno lunedì a Bruxelles per il vertice Nato.

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