G7. Weber, proteggere la nostra industria dall’assalto degli investitori cinesi

AgenPress –  “Il G7 e l’Occidente hanno finalmente capito cosa significhi la Cina. In passato, ognuno la vedeva a modo suo: un Paese in via di sviluppo, un grande mercato, un competitore sistemico. Ora c’è un approccio comune, il segnale che abbiamo compreso il livello della sfida e che dobbiamo affrontarla insieme”.

Lo ha sottolineato Manfred Weber, presidente dei deputati del Partito Popolare europeo al Parlamento di Strasburgo in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, commentando quanto emerso dal G7 sui rapporti con la Cina.

“Apprezzo molto il linguaggio duro del comunicato finale sul rispetto dei diritti umani e il diritto alla libertà, nel caso degli uiguri e di Hong Kong”, ha aggiunto Weber secondo il quale “le parole non bastano. È tempo di investire. Per noi europei, per esempio, significa mettere a punto una politica molto più ambiziosa per l’Africa, anche per la lotta alla pandemia. In generale dobbiamo svegliarci da un approccio troppo ingenuo: prima di fare qualsiasi cosa, è importante proteggere più efficacemente la nostra industria dall’assalto degli investitori cinesi, soprattutto statali. La Commissione ci sta lavorando”. Il premier italiano Draghi nei mesi scorsi ha bloccato l’acquisto di un’azienda italiana di componenti per semiconduttori da parte di una holding cinese”.

 

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