AgenPress – “C’è molta consapevolezza rispetto alla serietà della situazione sull’energia. “Si è parlato molto di coordinamento e sulla solidarietà, che certo ci deve essere e ci deve essere anche una risposta a controllare il prezzo del gas. L’obiezione che si fa al price cap è la paura che in risposta la Russia tagli le forniture, ma ormai in Germania stiamo al 50% del flussi. Putin incassa le stesse cifre e l’Ue ha difficoltà immense”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa.
“L’Italia ha costruito una rete di fornitori e crediamo di poter compensare il gas russo entro un anno, un anno e mezzo: le cose stanno andando meglio del previsto”.
“Sui prezzi dell’energia i Paesi sono molto esitanti ad agire, ho un chiesto Consiglio straordinario sull’energia a luglio ma mi è stato fatto notare che non abbiamo ancora uno studio sul quale discutere. Ecco, ora nella risoluzione finale il Consiglio invita la Commissione a produrre questo studio entro settembre, per poi discuterne nel Consiglio di ottobre”.