Governo. Alternativa, giornali tacciono su dati catastrofici. Tutti ad osannare il sultano del Draghistan

AgenPress – “I quotidiani  portano avanti da mesi una narrazione che non è affatto in linea con la realtà: tutti marciano compatti a osannare Draghi per aver fatto il miracolo ma la verità è che il miracolo non esiste.

L’inflazione è tornata ai livelli degli anni Novanta, il costo dell’energia è cresciuto a gennaio del 450% su base annua rispetto al gennaio dell’anno precedente, i consumi si contraggono, la produzione industriale è crollata, sempre il mese scorso, dell’1,3%, dopo il -0,7 di dicembre 2021″.

Lo affermano in una nota i parlamentari di Alternativa.  “Qualche giorno fa la BCE ha paventato il rischio di un aumento dei tassi d’interesse prima del previsto per via delle pressioni inflazionistiche e questo annuncio ha fatto schizzare il rendimento dei nostri titoli di stato. Oggi lo spread ha sfondato il tetto dei 160 punti e appare strano, molto strano, che tutti quei giornaloni che per mesi hanno incensato il tocco magico di Mario Draghi sullo spread tacciano di fronte all’evidenza dei fatti: il rendimento dei titoli di stato, e quindi lo spread, non dipende da chi siede a Palazzo Chigi, ma dalla copertura offerta dalla Banca Centrale. Era così ieri, è così oggi, e sarà così anche domani”.

“In qualsiasi altro periodo della storia d’Italia – affermano -, con indicatori economici così catastrofici, si sarebbe aperto un dibattito in Parlamento sulle ricette migliori per uscire dalla crisi e sulla possibilità di sostituire alcuni ministri del governo o addirittura di sfiduciare l’intero esecutivo”.

“Oggi  è plausibile che Lagarde provi a calmare le acque incensando il ruolo della BCE, ma saranno solo parole effimere perché con la crisi che sta colpendo gran parte d’Europa i falchi europei del nord hanno già in testa di fermare l’intervento della BCE e far intervenire il MES, per acquisire i nostri titoli di stato in cambio di un commissariamento della politica nazionale ancora più stringente di quello attuale”.

“In tutta questa storia – concludono – il sultano del Draghistan che ruolo sta giocando davvero? Facile: quello del commissario liquidatore, l’uomo che rende possibile che si concretizzi il piano nordeuropeo. In questo modo tra i compiti a casa che ci hanno imposti con il PNRR e l’entrata in scena del mostro MES potremmo dire addio in modo definitivo anche agli ultimi scampoli di sovranità nazionale che sono rimasti”.

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