Governo, le donne escluse dal Pd: “Uno sfregio alla storia della sinistra”

AgenPress. Alzano il tiro le donne del Pd, quel tris di ministri maschi collezionato dai democratici non è proprio andato giù e oggi si riunirà la “Conferenza delle democratiche” per ribadire forte e chiaro che così non va.

Non bastano nemmeno le rassicurazioni di Nicola Zingaretti sui posti da viceministro e sottosegretario, il problema è proprio nel partito.

Un concetto che già ieri ha espresso chiaramente Cecilia D’Elia, presidente della “Conferenza” che aveva anche partecipato alle consultazioni con Mario Draghi: «Dobbiamo chiedere che ci sia una vicesegretaria donna. Così come dobbiamo porre il tema dei capigruppo alla Camera e al Senato».

Marianna Madia: «La questione delle donne nel Partito democratico è un problema di leadership, non di “riconoscimento” di ruoli o incarichi. E non è un problema di “competenze” specifiche non valorizzate».

Lia Quartapelle: «Ha ragione Marianna Madia, il problema che emerge è la leadership».

Sandra Zampa: «La questione di genere ha a che fare tragicamente con la questione delle correnti e con il tema della leadership».

Simona Bonafè «La scelta del gruppo dirigente del Pd di indicare solo figure maschili è una ferita aperta, uno sfregio alla storia della sinistra».

 

 

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