Governo. Meloni (Fdi), si regge su un mercato delle vacche. Mattarella non sia spettatore

AgenPress –  “E’ irresponsabile andare avanti con un governo che sta in piedi grazie al voto di voltagabbana attratti da promesse e prebende di ogni tipo, echeggiate perfino nel discorso di Conte in Aula: abbiamo assistito a un mercimonio. Io considero invece la compattezza del centrodestra un fatto molto positivo”.

Così Giorgia Meloni, leader di Fdi, intervistata dal Corriere,  parlando di un governo che si regge “su un mercato delle vacche, che però fatto da loro diventa una ‘boutique delle chianine'”.

In momenti difficili per il Paese, in cui vanno prese decisioni, serve un governo forte nei numeri e nel mandato popolare. Non uno raccogliticcio il cui capo, per tenere buoni partiti e parlamentari terrorizzati, dice persino che interverrà su un terreno che non gli compete come quello della legge elettorale”.

Meloni dice di non voler “dare per scontato che il capo dello Stato si accontenti di fare solo da spettatore” e, anzi, spera che “come altri suoi predecessori eserciti la sua moral suasion” e valuti se esistono le condizioni per sciogliere le Camere.

E sia sul Corriere che sul ‘Messaggero’ parla di “mercimonio” anche se sul giornale romano esclude la possibilità di un governo istituzionale e fa presente che – nell’incontro di oggi pomeriggio – “chiederemo al presidente della Repubblica di sapere se, secondo lui che è arbitro e garante della Costituzione, l’esecutivo possa andare avanti in queste condizioni o se non sia più saggio chiedere agli italiani di risolvere la crisi politica dando all’Italia un governo degno di questo nome. Il mercimonio messo in atto da Conte. Ha messo sul piatto pubblicamente il ministero dell’Agricoltura e la delega ai servizi segreti”.

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