Green pass anche per i parlamentari? Borghi (Lega), pronto a ricorrere alla Corte Costituzionale

AgenPress – Il governo chiede che il Green pass sia obbligatorio anche per i parlamentari e per i dipendenti delle Camere. Ad aver trovato una prima intesa sul tema è stata la cabina di regia tenutasi in mattinata a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi e i capidelegazione dei partiti di maggioranza sulle norme per l’estensione del pass sanitario anche al lavoro. L’accordo dovrà essere approvato in maniera definitiva dal Consiglio dei ministri ma l’intenzione è chiara: l’obbligo di Certificazione verde anti Covid-19 potrebbe essere esteso anche a tutti gli organi costituzionali, includendo dunque Quirinale e Corte Costituzionale. Con loro le cariche elettive di Camera e Senato.

La Camera, infatti,  è pronta ad adeguarsi.  Da metà ottobre, quindi, come previsto dal nuovo provvedimento governativo, ogni deputato che vorrà entrare nel palazzo di Montecitorio sarà obbligato a esibire il certificato verde anti Covid 19. Fino ad oggi il green pass era già richiesto per accedere ai servizi comuni, come le mostre, i concorsi e la mensa di Montecitorio, così come stabilito dai precedenti decreti del governo.

”Ci metteremo subito al lavoro appena verremo a conoscenza dei dettagli del provvedimento del governo, affinché le stesse regole sul green pass, che valgono per tutti i cittadini, vengano applicate anche per entrare in Parlamento”, dice  il deputato di Forza Italia, Gregorio Fontana, questore anziano di Montecitorio.

“Le misure che il governo ha adottato per la gestione della pandemia sono state, fino ad oggi, recepite dalla Camera nel rispetto della propria autonomia costituzionale. Dal 6 agosto, infatti, il green pass è obbligatorio per tutti i deputati sia negli spazi di ristorazione sia in altri luoghi come la biblioteca. Anche questa volta, nei limiti e nel rispetto delle prerogative parlamentari, valuteremo le future misure e la loro applicazione a Montecitorio”, commenta Francesco D’Uva, deputato M5S e questore di Montecitorio.

Anche il Senato è pronto a fare la sua parte: “Le regole che valgono per tutti i cittadini, chiaramente valgono anche per noi…”, evidenzia il questore anziano del Senato e presidente dell’Udc, Antonio De Poli. ”Appena conosceremo nel dettaglio il provvedimento varato dal Cdm ci metteremo al lavoro e anche il Senato -assicura De Poli- si adeguerà alle indicazioni del governo secondo i tempi e le modalità previste. Ogni decisione verrà condivisa con i capigruppo delle varie forze politiche e il Consiglio di presidenza del Senato. Così saremo uguali a tutti i cittadini”.

Ad alimentare il dibattito nelle ultime ore era stato il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri: “La vita dei nostri lavoratori ha la stessa dignità della politica, e per questo abbiamo chiesto che sia reso obbligatorio anche in Parlamento e il governo sembra che ci abbia ascoltato”.

Nel pomeriggio è arrivato il commento di Claudio Borghi, deputato leghista entrato in polemica fin da subito con l’obbligo della certificazione verde. “Ho detto enne volte che speravo che l’obbligo del Green pass venisse esteso al Parlamento, così mi avrebbe dato la possibilità di chiedere una pronuncia in merito alla Corte Costituzionale a difesa del lavoro di tutti”, ha scritto su Twitter. “Adesso che pure la Consulta è “intimata” risponderà direttamente”.

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