Green pass. Trieste. Porti a rischio blocco. I portuali, pronti a discutere se slitta al 30 ottobre

AgenPress – “Siamo determinati sulle nostre posizioni, ma siamo sempre disponibili a discutere con chiunque”.

Lo ha detto Alessandro Volk, componente del direttivo del Coordinamento lavoratori portuali Trieste, alla vigilia dello sciopero in porto. Tuttavia, se il Governo dovesse posticipare l’obbligo del Green pass, Volk anticipa che “nel caso prenderemmo nota e ci adegueremmo, non avrebbe senso domani bloccare il porto. Se ad esempio il governo proponesse una proroga al 30 ottobre sarebbe una mossa intelligente da parte del governo per prendere un po’ di tempo e trovare poi una soluzione”.

“Siamo disposti ad andare avanti fin quando il green pass non verrà tolto. E’ ora di fermare l’economia che forse è l’unico segnale che possiamo dare a questo stato, per fargli capire che ci sono tante persone in difficoltà, tante persone che rimarranno senza uno stipendio, e solo perché hanno esercitato una scelta libera quella di non farsi il vaccino. Adesso mi sembra ben chiaro che questo passaporto verde è solamente una manovra economica non sanitaria”, ha detto Stefano Puzzer, portavoce del coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste, sottolineando che se oggi “non ci saranno novità e il decreto non verrà ritirato domani bloccheremo il porto di Trieste, sia in entrata che in uscita”.

A proposito della contrarietà dei sindacati confederali alla loro protesta, Puzzer ha detto: “I sindacati confederali è una vita che non sono dalla parte dei lavoratori possono prendere le posizioni che vogliono vedremo domani quante persone saranno presenti dei portuali”.

 

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