Gregoretti. Salvini, ringrazio i tanti magistrati ed avvocati che mi stanno scrivendo

Agenpress – “Se mi chiamano in tribunale – siccome non sarà un processo a un uomo, ma un processo a un’idea di un’Italia bella, sicura, libera – in tribunale aspetto anche voi”. Così Matteo Salvini rivolto ai suoi sostenitori in chiusura di un comizio a Ozzano dell’Emilia (Bologna) riferendosi al caso Gregoretti. “Sono il primo politico a essere felice se lo mandano a processo  perché devono avere paura quelli che hanno fatto qualcosa di sbagliato, non chi ha fatto qualcosa di giusto”.

“Vi ringrazio perché sono quasi 5mila italiane e italiani che oggi digiunano, che oggi rinunciano a colazione, al pranzo, alla cena, come segno di vicinanza e di protesta. E io con loro. Mi fa anche bene così magari la Gruber non dirà più che sono un panzone”, ha detto ancora riferendosi all’iniziativa lanciata dalla Lega in sua solidarietà dopo il voto sul caso Gregoretti. “Oggi – spiega – digiuno nel nome di un’Italia che deve avere il diritto di difendere i suoi confini, il suo lavoro, la sua cultura, le sue bellezze, la sua storia, la sua sicurezza e la sua identità. Perché per me bloccare l’immigrazione clandestina non era un diritto ma un dovere. Se per il Pd e per qualche giudice è un crimine, processatemi e arrestatemi”.

“Ringrazio le centinaia di avvocati che da stamattina mi stanno scrivendo per mettersi a disposizione, gratis, per l’eventuale difesa nel processo a mio carico”, “mi stanno scrivendo anche alcuni magistrati”.

“Ringrazio – ha detto Salvini – i tanti magistrati, giudici, che mi stanno scrivendo in maniera riservata dicendo ‘Siamo con te, la giustizia non è di destra o sinistra, ma quello che ti vogliono fare è un processo politico’”.

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