I punti ancora da chiarire sulla morte del piccolo Giole

I punti oscuri della tragedia di Caronia e le ipotesi in campo degli investigatori nell’analisi del criminologo e psichiatra Vincenzo M. Mastronardi 


AgenPress. Per meglio comprendere il caso di Gioele non possiamo prescindere da quella che è stata la dinamica dell’evento e, soprattutto, da alcune particolarità che non possiamo trascurare.

Così come peraltro compare da tutte le ricostruzioni fattuali e da tutte le testimonianze fin’ora disponibili: il viaggio a circa 100 km di distanza e non già più vicino per comprare le scarpe al figliolo come aveva detto al marito; l’urto in galleria che può aver rappresentato l’evento precipitante le decisioni già precedentemente maturate; le sue domande sulla “Piramide della luce”, una struttura di 30 metri, un luogo dove ogni anno a giugno si svolge il “rito della luce” che ha trasformato quell’altura a Motta d’Affermo, di fronte agli scavi dell’antica Halaesa, in una terra mistica piena si simbolismi.

Un luogo che potrebbe rappresentare la meta mai raggiunta da Viviana Parisi che difatti ha trovato la morte a pochi chilometri di distanza.

Gioele e Viviana, altri elementi

L’intensificazione della lettura della Bibbia proprio pochi giorni prima, stando alle testimonianze, la diagnosi clinica di paranoia in soggetto affetto da deliri mistici, ma soprattutto il grosso messaggio del cellulare lasciato a casa. Si può dimenticare tutto, ma difficilmente il cellulare, il cui gesto è spesso deliberato e non occasionale. Se guardiamo le statistiche aggiornate, il disturbo psichico rappresenta il 46% dei casi di figlicidio e il modus operandi è il seguente:

  • soffocamento 28,5% dei casi;
  • defenestramento 9,5%;
  • strangolamento 5,5%.

Sarà la perizia necroscopica, poi, a chiarirci la probabile causa della morte. E’ solo la disamina del movente di oltre 300 casi di madri figlicide esaminati, di cui diversi casi personalmente per motivi peritali o di ricerca (vedi il libro “Madri che uccidono” Newton & Compton di Mastronardi e Villanova) che ci concede di meglio comprendere la possibile psicodinamica a monte del drammatico caso in disamina. Per esempio per delirio mistico, disturbo psicotico–schizofrenia paranoide:

  • Shibani Mullik (27 anni, Dacca 2000), sacrifica i suoi 2 figli alla Dea Kalì: “Ho solo ubbidito a un ordine divino”;
  • Evonne Rodriguez (22 anni, 1996, Houston): strangola il figlio di 4 anni convinta che la piccola fosse posseduta dal demonio.

Le ipotesi

Una fra le più attendibili ipotesi investigative, stando al profiling del singolo caso, è proprio quella relativa alla Triade di Beck: visione pessimistica di se, del mondo e del futuro e, quindi, di amplificazione di ogni pensiero negativo con visione distorta relativa ad ogni conseguenza a discapito di se e delle persone più care. Pertanto gli assunti sono i seguenti:

  1. A) “Sono malata, potrebbero togliermi la cosa che più amo al mondo, non mi resta che suicidarmi e portare con me mio figlio” (suicidio allargato);
  2. B) “Sono portatrice di influssi negativi, è importante che mi precipiti alla Piramide della Luce affinché anch’io riesca a vedere la luce” (in questo caso se sono intervenute circostanze che hanno impedito il raggiungimento della metaquali ad esempio percorsi impervi, rovi ecc.). “A questo punto, realizzando che non ce la faccio, preferisco farla finita e porto mio figlio con me”;
  3. C) La terza ipotesi sarebbe quella del figlio da sacrificare in quanto portatore di influssi negativi; ma questa la considererei una ipotesi realmente molto remota. Il ritrovamento dei resti di Gioele a 700 metri dalla madre potrebbe rappresentare la conseguenza di un trascinamento da parte di animali selvatici.

Esemplificazioni

A.L Età: 33 anni. Periodo: 24-02-2004. Luogo: Lurate Caccivio (Como), vittima: 1 figlia di 2 anni. Modalità d’esecuzione: lesioni da fendente. Movente: delirio mistico. Porta in chiesa la figlia di due anni dove tenta di sacrificarla, accoltellandola sull’altare. La trovano, mentre asperge la figlia con l’acqua santa gridando: “Ti devo purificare per la pace nel mondo”.

Thompson Deborah. Luogo: Wiscounsin Milwaukee, Tipologia della vittima: 1 figlia, Christina Noelani Candino di 18 mesi, Modalità d’esecuzione: iniezione letale. Uccide la figlia iniettandole una dose letale di farmaci utilizzati per provocare l’eutanasia agli animali. Secondo la polizia il movente dell’azione omicidiaria è da collegarsi ad una controversia con il marito riguardo la custodia della figlia.

Reynolds Deborah Elizabeth (Usa). Età: 34 anni. Tipologia della vittima: 1 figlia di 5 anni, Breean Spickard, Modalità d’esecuzione: percosse. La donna credeva che la bambina fosse posseduta dal demonio.

Maxey Brenda (Usa). Tipologia della vittima: 1 figlia di 9 anni, Keisha. Modalità d’esecuzione: lesioni da fendente. La polizia ha ritrovato il piccolo corpo e la parola “Satana” scritta con il sangue della bambina sul muro.

Burney Angeliceta: 25 anni. Luogo: New York, 27 aprile 1997. Tipologia della vittima: figlia di 5 anni, Amy. Modalità d’esecuzione: avvelenamento. Convinta che la piccola è posseduta dal demonio, decide di praticare un esorcismo casalingo .

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