“Il 2019 è stato un anno di grandi risultati per la Giustizia”

Durante lo scambio di auguri con i dipendenti del Ministero, Bonafede ha sottolineato i traguardi raggiunti: “Possiamo guardare al 2020 con grande soddisfazione


“Sono incredibilmente orgoglioso del fatto di poter guardare – grazie a tutti voi – al 2020 con grande soddisfazione per quello che è stato fatto nel 2019”. Questo uno dei passaggi più significativi del discorso che il Guardasigilli Alfonso Bonafede ha tenuto questa mattina nei locali del Ministero della Giustizia in occasione del consueto scambio di auguri con i dipendenti.

“Il 2019 – ha aggiunto il ministro – era un anno in cui in tanti erano pronti a scommettere sul l’impossibilità di raggiungere obiettivi importanti. E invece da circa un anno è in vigore la cosiddetta ‘Spazzacorrotti’ con cui l’Italia si è dotata di una legge anticorruzione importante, poi è stata approvata il ‘Codice Rosso’ che fornisce nuovi strumenti e nuove forme di tutela alle donne che subiscono violenza. Abbiamo poi finalmente una legge sulla Class Action. Il nostro sforzo è stato sempre quello di consolidare il principio della ‘certezza della pena’”.

Bonafede ha poi sottolineato come, dopo la crisi politica che ha portato alla sua conferma nel nuovo esecutivo, l’attività sia “ripartita con slancio. Ci siamo rimessi a lavorare e pochi giorni fa il Consiglio dei Ministri ha già approvato la riforma del processo civile che ora dovrà andare in Parlamento. Abbiamo approvato una legge importante per la lotta all’evasione fiscale. In pratica non ci siamo mai fermati”.

Il Guardasigilli ha poi rivolto un pensiero a tutti i dipendenti del Ministero, sia quelli che lavorano a via Arenula che quelli impegnati nelle sedi sparse in tutto il territorio, negli uffici giudiziari e negli istituti penitenziari. “Nonostante la macchina della Giustizia sia estremamente complessa – ha detto Bonafede -, nessuno di voi rappresenta per me un ingranaggio di una macchina. Ciascuno di voi è una persona che, con le proprie emozioni e la propria passione per il lavoro che svolge, spinge l’ingranaggio di quella macchina. Questo per me è basilare per ogni azione che portiamo avanti all’interno dei dipartimenti”.

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