Il Covid spinge i prezzi nel carrello ma รจ crisi nei campi

AgenPress. In controtendenza alla deflazione generale i prezzi dei prodotti alimentari nel carrello fanno registrare il maggiore incremento fra tutti i settori con +1,3% nellโ€™ultimo anno.

Eโ€™ quanto emerge dallโ€™analisi della Coldiretti sullโ€™andamento dellโ€™inflazione nel 2020 con gli effetti dellโ€™impatto della pandemia da Covid. Gli aumenti nel carrello non si trasferiscono nei campi e nelle stalle dove รจ speculazione al ribasso con il taglio ai compensi pagati agli agricoltori e agli allevatori per molti prodotti, dalla carne al latte fino agli agrumi. Siamo di fronte โ€“ sottolinea la Coldiretti โ€“ al paradosso che mentre i prezzi della spesa al dettaglio aumentano, quelli pagati agli agricoltori e agli allevatori crollano.

Eโ€™ crisi profonda per gli agrumi, come il crac per le clementine in provincia di Taranto che restano invendute sugli alberi, a causa dei consumi in caduta libera del 60% e prezzi stracciati a 15 centesimi al chilogrammo, mentre per il latte lโ€™Autoritร  Garante della Concorrenza e del Mercato che ha avviato quattordici istruttorie nei confronti di altrettanti caseifici acquirenti di latte crudo vaccino ed ovi-caprino, con sede in Lombardia, Emilia-Romagna, Sardegna e Puglia, per presunte pratiche sleali poste in essere a danno degli allevatori.

In un momento difficile per lโ€™economia e lโ€™occupazione occorre intervenire con decisione per impedire le pratiche sleali che sottopagano gli agricoltori e gli allevatori. Occorre evitare โ€“ sottolinea la Coldiretti โ€“ che i comportamenti scorretti di pochi compromettono il lavoro della maggioranza degli operatori della filiera ai quali va il plauso della Coldiretti per lavorare nellโ€™interesse della filiera e del paese in un momento di grandi difficoltร  per lโ€™intero sistema.

Il problema delle pratiche sleali riguarda lโ€™intero settore agroalimentare ed รจ necessario un serio intervento normativo del Parlamento ad integrazione della Direttiva UE 2019/633. Il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali โ€“ continua la Coldiretti โ€“ non puรฒ essere scaricato sulle imprese agricole che rappresentano lโ€™ultimo anello della catena e sono giร  costrette a subire lโ€™aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato.

Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve responsabilitร  con un โ€œpatto etico di filieraโ€ per garantire una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dellโ€™economia, dellโ€™occupazione e del territorio come sostenuto dalla campagna Coldiretti #mangiaitaliano.

Salvare la produzione agricola รจ una necessitร  per continuare a garantire lโ€™approvvigionamento alimentare degli italiani durante la pandemia, assicurato fino ad oggi โ€“ conclude la Coldiretti โ€“da 740mila aziende agricole e stalle, 70mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione con 230mila punti vendita tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica.

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