In attesa del Recovery Fund arrivano risorse aggiuntive e nuovi ristori

AgenPress. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, afferma che l’emergenza economica richiede un “sostegno piu’ prolungato nel tempo e anche piu’ sostanzioso di quanto qui finora fatto”, annunciando così “ulteriori misure di sostegno che saranno adottate a stretto giro”, “ci rendiamo conto che quanto sin qui fatto non è sufficiente”.
Per quanto riguarda il tema ristori il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, rileva che “o il governo ristora le attività penalizzate dalle misure prese dalle regioni oppure da domani non ci  saranno più restrizioni decise nelle stesse regioni”. Zaia spiega che in ogni caso non ha “motivo di pensare che  il governo non deciderà dei ristori perché lo stesso si era impegnato ad affrontare la questione quando Veneto, Friuli Venezia Giulia ed  Emilia Romagna hanno deciso, in autonomia, le misure restrittive d’intesa con il ministro della Salute”.
Inoltre Conte annuncia che “il piano nazionale di Ripresa e resilienza potrà far leva sulle ingenti risorse del Recovery fund. Anche in queste ore stiamo lavorando al budgetary plan: lo approveremo internamente e lo presenteremo a Bruxelles”.
Intanto è stato raggiunto l’accordo tra i negoziatori di Consiglio ed Europarlamento su REACT-EU. La ripartizione delle risorse sarà fissata successivamente, ma si parla per l’Italia di 13,5 miliardi in due anni, di cui 10,7 nel 2021.
Si tratta di 47,5 miliardi di euro per i prossimi due anni per rispondere all’emergenza pandemia. Le risorse di questo strumento – che fa parte del pacchetto Next Generation Eu – saranno rese disponibili attraverso i Fondi strutturali dell’Ue, con 37,5 miliardi di euro stanziati per il 2021 e 10 miliardi di euro per il 2022.
Le operazioni coperte dall’accordo saranno ammissibili a partire dal primo febbraio 2020. Inoltre, i Paesi dell’Ue potranno utilizzare queste risorse aggiuntive fino alla fine del 2023. L’accordo di principio raggiunto dai negoziatori dovrà ora essere approvato formalmente dalle singole istituzioni, cioè il Consiglio ed Europarlamento.
Arriva anche l’appello del commissario all’economia, Paolo Gentiloni, ai leader Ue perché approvino il Next Generation EU al più presto: “L’accordo è stato ostacolato questa settimana, ma un’entrata in vigore del Next Generation è cruciale per mettere le nostre economie su un sentiero di ripresa”.
Per Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali, “è evidente che il Recovery Fund e’ una grande occasione per il riequilibrio, e anche il completamento del percorso di autonomia differenziata, nel rispetto rigoroso dei binari costituzionali, avviene se lo Stato fa la sua parte contribuendo alla riduzione delle disuguaglianze”. Quindi è “essenziale definire i livelli essenziali delle prestazioni”.
La Commissione Ue giudica la bozza italiana di documento programmatico di bilancio (Dpb) “in linea con le raccomandazioni” adottate dal Consiglio il 20 luglio, 2ma alcune misure non sembrano temporanee o finanziate da misure di copertura” pari all’1,1%, rilevando un debito pubblico “importante” dell’Italia, tale che nelle misure di sostegno va preservata “la sostenibilità di bilancio nel medio termine”.
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