In codice rosso per maltrattamenti in famiglia, a Capodanno gli viene affidato il figlio di 7 anni e lo uccide

AgenPress – Non c’era stata una denuncia diretta da parte della moglie, ma in base ad alcune segnalazioni da parte di altri era stato aperto un codice rosso per maltrattamenti in famiglia per Davide Paitoni, che la scorsa notte ha ucciso il figlio Daniele di 7 anni e ha poi tentato di uccidere la ex moglie presumibilmente per punire la madre che gli aveva chiesto la separazione, ottenendola, per poi tentare di uccidere anche lei.

Paitoni, 40 anni, arrestato questa mattina era ai domiciliari per aver accoltellato alla schiena un collega di lavoro, a fine novembre. Eppure aveva ottenuto i domiciliari e gli era stato concesso di stare solo con suo figlio, la notte di Capodanno, proprio – dicono i carabinieri – “come previsto dal provvedimento di separazione”.

Sul corpo Paitoni aveva lasciato un biglietto: “Mi dispiace, perdonami. Papà”. Nella breve missiva l’uomo ha anche confessato il suo gesto ed espresso “grande disprezzo” per la moglie.

Lo si apprende dagli inquirenti. I presunti maltrattamenti segnalati sarebbero cominciati nel 2019.

Il codice rosso  prevede l’introduzione di una corsia veloce e preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza contro donne o minori. Si chiama così come il codice assegnato nei pronto soccorso per i pazienti che necessitano di un intervento immediato. Dal punto di vista procedurale è previsto che la polizia giudiziaria, una volta acquisita la notizia di reato, riferisca immediatamente al pubblico ministero il quale, nei casi di violenza domestica o di genere, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.

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