Istat. 25,6% popolazione a rischio povertà. Reddito abbienti sei volte quello famiglie povere

AgenPress –  “Pur restando molto elevata”, nell’anno precedente la pandemia, il 2019, la percentuale di popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale si riduce rispetto al 2018 (da 27,3% a 25,6%) per la minore incidenza delle situazioni di grave deprivazione materiale e di bassa intensità lavorativa. Lo rende noto l’Istat nel rapporto su condizioni di vita, reddito e carico fiscale delle famiglie relativo al 2019. La quota di individui a rischio povertà, precisa l’Istituto di statistica, resta stabile al 20,1%.

L’incidenza del rischio di povertà o esclusione sociale, rileva ancora l’Istat, resta particolarmente alta per chi vive in famiglie numerose, con cinque o più componenti (34,3%), nonostante un chiaro miglioramento rispetto all’anno precedente (36,9%). Più nel dettaglio, il rischio di povertà o esclusione sociale è maggiore tra gli individui delle famiglie con tre o più figli (34,7% dal 36,0% nel 2018), tra le persone sole (30,6% da 30,9% nell’anno precedente), soprattutto tra quelle che hanno meno di 65 anni (32,4% da 31,7% nel 2018), e nelle famiglie monogenitore (34,5% da 35,4%).

Nel 2018, il reddito netto medio delle famiglie (31.641 euro annui) cresce ancora in termini nominali (+0,8%) ma si riduce lievemente in termini reali (-0,4%).  La disuguaglianza, evidenzia l’Istituto di statistica, resta stabile: il reddito totale delle famiglie più abbienti continua a essere sei volte quello delle famiglie più povere.

 

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