Istat: durante lockdown 1 su 4 ha mangiato di piĆ¹. La tavola torna a riunire la famiglia

Agenpress – Lā€™obbligo di restare a casa ha stravolto la quotidianitĆ  dei cittadini e ha avuto un forte impatto sulla loro giornata e sul loro modo di passare il tempo. Il primo effetto ĆØ stato quello di ripiegare sulle attivitĆ  possibili allā€™interno delle mura domestiche ā€“ senza rinunciare alla creativitĆ  ā€“ e di cogliere questa occasione per fare sperimentazioni e dedicarsi a quanto rimandato da tempo.

Uno sguardo complessivo su come i cittadini hanno utilizzato il loro tempo in un giorno medio della Fase 1 restituisce lā€™immagine di una giornata comunque ricca e varia.

Ordinando le attivitĆ  in base alla percentuale di cittadini che le svolgono, al di lĆ  delle attivitĆ  fisiologiche (dormire, mangiare, lavarsi, ecc.) che sono comuni a tutti, il dato che emerge con evidenza ĆØ che la quasi totalitĆ  della popolazione ĆØ riuscita a dedicarsi ad attivitĆ  di tempo libero (98,3%). Il 76,9% ha svolto lavoro familiare (pulizia della casa, cura dei conviventi, ecc.). Solo il 28% ĆØ uscito per vari motivi (passeggiata, andare a lavoro, a fare la spesa). Ha lavorato il 16,7% della popolazione e studiato lā€™8% (quota che sale al 61,9% tra gli studenti di 18 anni e piĆ¹).

Un terzo dei cittadini si ĆØ svegliato piĆ¹ tardi rispetto a prima del lockdown e un quinto ha dormito di piĆ¹. Ad approfittarne sono stati gli uomini piĆ¹ delle donne.

Tra le attivitĆ  di lavoro familiare la preparazione dei pasti ha coinvolto il 63,6% dei cittadini (lā€™82,9% delle donne, il 42,9% degli uomini).

La cura dei figli ĆØ lā€™attivitĆ  che piĆ¹ frequentemente delle altre ha fatto registrare un incremento del tempo dedicato abitualmente, in particolare per il 67,2% di coloro che lā€™hanno svolta, mentre per il restante 29,5% non ci sono state variazioni.

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