AgenPress. Secondo i dati Istat resi noti oggi, ad aprile le vendite in valore al dettaglio sono stabili rispetto al mese precedente e salgono dell’8,4% su base annua.
“Dati pessimi. I pochi rialzi registrati sono solo un’illusione ottica dovuta all’inflazione che ad aprile era pari al 6% su base annua, 6,7% per i soli prodotti alimentari. Non per niente rispetto ad aprile 2021 le vendite alimentari salgono in valore del 5,5%, ma poi scendono dello 0,8% in volume, con un divario di ben 6,3 punti percentuali. Per il resto ricordiamo che ad aprile 2021 molti esercizi, come i centri commerciali, erano ancora chiusi nel weekend” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Unica magra consolazione è che le vendite di aprile in valore, nei dati destagionalizzati, restano ancora maggiori sia nel confronto con quelle di febbraio 2020, ultimo mese pre-lockdown, con +2%, che rispetto a gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia, con +3,2%” conclude Dona.
Valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio (dati destagionalizzati)
Alimentare | Non alimentare | Totale | |
Dif Apr 22 – Gen 20 | 5,8 | 1,2 | 3,2 |
Dif Apr 22 – Feb 20 | 2,8 | 1,4 | 2,0 |
Dif Apr 22 – Mar 22 | 0,7 | -0,6 | 0,0 |
Fonte: UNC su elaborazione dati Istat