L’ opinione di Roberto Napoletano. I nostri obbrobri e il governo europeista che serve al Paese

Mes e propaganda, basta con gli alibi per coprire colpe che ci appartengono

Agenpress  – SOGNO un governo europeista italiano che duri dieci anni, la smetta di parlare di microtasse e riaccenda il motore della macchina di investimenti pubblici. Porti nel Mezzogiorno d’Italia i treni veloci, ristabilisca una spesa sociale dignitosa, colmi il divario infrastrutturale materiale e immateriale.

Soprattutto, convinca il Nord produttivo del Paese che o si libera di quel trapano che si chiama spesa storica con il quale scava nel bilancio pubblico da dieci anni per estrarre risorse dovute al Sud e alimentare il peggiore assistenzialismo al Nord o condannerà l’Italia intera alla terza recessione e al dominio franco-tedesco ciò che fino a oggi è sopravvissuto nel Paese di industria e servizi alle due Grandi Crisi, finanziaria e sovrana.

Un Paese che fa sempre meno figli e con una popolazione che oscilla dai 55 ai 60 milioni di persone se non recupera un disegno unitario di sviluppo imprenditoriale ponendo alla guida dei suoi business strategici manager di cultura industriale di provenienza di public company uscendo dalla logica degli imprenditorini del private equity e non torna a fare infrastrutture di sviluppo nei suoi territori meridionali è destinato alla logica della gestione del giorno per giorno e, quindi, condannato inevitabilmente a uscire dal novero dei Paesi industrializzati.

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