L’ opinione di Roberto Napoletano. Il Sud si salva se l’Europa mette i paletti

Solo con un vincolo esterno europeo di forte condizionalità la Sinistra Padronale potrà capire che dobbiamo prendere i 36 miliardi del Mes non per coprire i buchi di bilancio delle Regioni ricche ma per fare investimenti al Mezzogiorno in ospedali pubblici e soprattutto che il Recovery Fund deve finanziare le infrastrutture di sviluppo nelle regioni meridionali


AgenPress. Se si continua così ci ritroveremo nel 2021 con un reddito pro capite dei cittadini meridionali sotto la boa del 50% di quello dei cittadini del Centro-Nord. Due “Paesi” che sono già diversi in tutto si separeranno definitivamente. Smetteremo di parlare di due Italie perché almeno una delle due non ci sarà più nel novero delle economie industrializzate.

Ovviamente quella che sopravviverà potremmo anche chiamarla Italia, ma diremmo il falso perché sarà poco più che l’appendice meridionale della Germania. Diciamo le cose come stanno. Prima dell’arrivo del Coronavirus e della Grande Depressione Mondiale due soli territori europei non avevano raggiunto i livelli pre-crisi del 2007/2008: sono il Nord e il Sud dell’Italia che si fermano rispettivamente a -2 e -10% e qualcosa a dimostrazione inequivoca che il dualismo è il problema macro dell’Italia perché la priva di un mercato interno rilevante di consumi che riguarda venti milioni di persone e di una dimensione produttiva nazionale accettabile. Facciamo ogni giorno i conti con il mancato riequilibrio territoriale tra i tanti Nord e i tanti Sud di questo Paese che non è capace né di erogare liquidità né di fare investimenti.

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