L’ opinione di Roberto Napoletano. Ma almeno chiedete scusa

Il ministro Speranza, il commissario Arcuri, lo sceriffo De Luca e i Capetti delle Regioni del Nord continuano a dare uno spettacolo penoso di cinismo e arroganza. Il massimo si è raggiunto con il caso Calabria. È sotto gli occhi di tutti a che cosa ci ha condotto l’autonomia differenziata della irresponsabilità e a che cosa ci potrebbe condurre quella autonomia differenziata del privilegio per sempre che vogliono i Capetti del Nord. Ricordatevi che la polveriera sociale non la potrete rimuovere giocando con le parole


AgenPress.Il Paese Arlecchino non si fa mancare nulla. Lo sceriffo De Luca, governatore della Campania, ha un campionario di sciacalli che fa impressione su cui riversare la sua ira e maneggia i numeri come pallottole. Spara contro il sindaco di Napoli, De Magistris, il governo guidato da Conte nella sua collegialità, e il ministro degli Esteri, “tale Luigi Di Maio”, nella sua specificità partenopea. Sono in gioco vite umane e la paura è entrata nella pelle di tutti. Abbiamo tolto due anni di scuola ai nostri ragazzi meno fortunati e abbiamo bruciato un altro po’ di futuro con il cinismo dei piccoli uomini.

Sono andati in fumo pezzi interi della produzione di servizi che rischiano di riempire di morti i cimiteri dell’economia. In questa situazione terribile che dovrebbe spingere all’unità e alla coesione il linguaggio e i modi dello sceriffo salernitano hanno la durezza distante di sempre, ma anche le scelte e i comportamenti dei Capetti delle Regioni del Nord non cambiano in nulla, non perdono in arroganza. Sono improntati, per capirci, allo stesso, identico cinismo.

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