Agenpress – โHo chiesto la fiducia per fare volare lโItalia. Non sarรฒ il mediatore, ma il riformatore del Paeseโ queste parole il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, รจ riuscito a dirle tra un nugolo di microfoni assediato dai giornalisti davanti a Palazzo Chigi.
Qualche istante prima aveva provato a esporre una frase piรน articolata โpromuovere gli investimenti per fare volare lโItaliaโ e aveva tutta lโintenzione di spendere qualche parola in piรน su ciรฒ che puรฒ fare la differenza tra una nota di aggiornamento al documento di economia e finanza e una legge di bilancio che evitino sfracelli e il coraggio di girare pagina con il passato per mettere al centro gli investimenti pubblici e privati, a partire dal Mezzogiorno, e porre cosรฌ le basi perchรฉ lโeconomia italiana torni a crescere davvero.
Nulla da fare, interrotto sul piรน bello, perchรฉ cโera da soddisfare la morbosa curiositร se si profilavano o meno sconti sulle commissioni per lโutilizzo di bancomat, carte di credito e moneta elettronica in genere. Per caritร , curiositร e interesse legittimi.
Cosรฌ come lo รจ, evidentemente, sapere se verranno o meno disinnescate interamente le clausole di salvaguardia sullโIva per 23 miliardi, se รจ vero che il deficit Pil si colloca al 2,2%, la crescita allo 0,6%, il debito/Pil al 135,2%, e che il risparmio sulla spesa per interessi (4 miliardi) ne riduce lโincidenza dal 3,6 al 3,4% del Pil, grazie allโuscita di scena dalla maggioranza di governo dei Salvini, dei Borghi e dei Bagnai con i loro demenziali proclami a intermittenza su mini-BOT e uscita dallโeuro.
Di sicuro รจ rilevante capire di quanto scenderร davvero il cuneo fiscale e da quando partirร , che cosa i lavoratori si ritroveranno in piรน in busta paga, perchรฉ in queste pieghe si annida la differenza tra lโininfluente elemosina e un sollievo reale. Tutto sacrosanto.
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