La pandemia non è finita. C’è stato un taglio troppo veloce in Europa delle misure anti Covid

La pandemia è ancora in corso e in risalita per l’Oms, lo dimostra l’aumento dei casi legati alla sub variante BA2 di Omicron.

Nel nostro Paese gli ultimi dati Agenas, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, rilevano un rialzo dei ricoveri in area medica in 14 Regioni, ma la media è ferma al 13%. Nel contempo in Italia sono ancora 7 milioni i cittadini senza booster


AgenPress. C’è stato un taglio troppo veloce in Europa delle misure anti Covid secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. La pandemia è ancora in corso e in risalita per l’Oms, lo dimostra l’aumento dei casi legati alla sub variante BA2 di Omicron.
Nel nostro Paese gli ultimi dati Agenas, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, rilevano un rialzo dei ricoveri in area medica in 14 Regioni, ma la media è ferma al 13%. Nel contempo in Italia sono ancora 7 milioni i cittadini senza booster, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, ribadisce che “la pandemia non è finita, tenere la mascherina al chiuso”.
L’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di ‘area non critica’ da parte di pazienti Covid pertanto risale al 14% in Italia (un anno fa era al 42%) e, in 24 ore, cresce in 9 regioni, raggiungendo valori superiori al 20% in Calabria (al 34%), Umbria (29%), Basilicata (27%), Sicilia (25%), Puglia, Sardegna e Marche (21%).
L’occupazione delle terapie intensive, invece, è ora stabile al 5% in Italia a fronte del 39% raggiunto esattamente un anno fa, ed è sotto il 10% in tutte le regioni.
Anche dai dati forniti dalla Fiaso si riscontra una risalita della pandemia nell’ultima settimana: il numero dei ricoverati in aree Covid è cresciuto del 10,7%, un +15% lo fanno segnare le regioni meridionali.
Registra invece un calo del 20,7% il numero dei pazienti Covid nelle terapie intensive, mentre i ricoveri avevano registrato la scorsa settimana ancora un calo complessivo del 5,2%.
Per il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, “al di là delle vaccinazioni che devono continuare, la quarta dose deve essere introdotta per quelli come me che l’hanno fatta quattro mesi fa e cominciano ad avere qualche problema, ma in generale l’uso della mascherina che non è un grandissimo sacrificio, deve essere generalizzato per chi si è vaccinato e chi no”.
De Luca quindi promuove l’introduzione della quarta dose: “Veniamo da due anni di calvario Covid e siamo tutti stremati, abbiamo voglia di riprendere la vita normale però dobbiamo sapere che se vogliamo riprendere per sempre la vita normale dobbiamo essere prudenti”.
“Tutti quanti contro il Covid, dal punto di vista sanitario, abbiamo vinto anche se non era scontato. – afferma il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Ora però rimangono purtroppo sul tappeto gli aspetti non sanitari che la pandemia ha prodotto, soprattutto legati al tema del futuro, adesso di nuovo schiacciato dalla guerra. Abbiamo più difficoltà nell’immaginarlo riguardo al lavoro, alla produzione e al benessere. Dobbiamo quindi passare dal combattere gli effetti sanitari della pandemia al combattere coesi i suoi effetti sociali”
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