La “pericolosa appropriazione indebita” di Conte sulla legge elettorale proporzionale

AgenPress –  “Il governo, chiaramente nel rispetto delle determinazioni delle forze parlamentari, si impegnerà a promuovere una riforma elettorale proporzionale, quanto più possibile condivisa, che possa coniugare le ragioni del pluralismo con l’esigenza di assicurare stabilità al sistema politica”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera. Parole che hanno suscitato la reazione di Matteo Salvini:  “Conte ha detto che deve rimanere al governo per fare le cose che chiedono gli italiani, a partire da una legge elettorale proporzionale. La legge elettorale….. Vabbè, è ufficiale, ormai costui vive su Marte”.

“Presidente, nel suo intervento si è lasciato scappare l’intenzione di fare una legge elettorale proporzionale. Lei sa che questo è competenza del Parlamento non del governo, non siamo ancora in Cina e in Venezuela. Quale legge elettorale fare lo deciderà il Parlamento, non lei”, ha detto Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera nella dichiarazione di voto contro la fiducia al governo. e ha aggiunto: “Lei l’ha detto solo per dare rassicurazioni a chi la sosterrà che a casa non si va, che intende garantire anche al suo neonato partito e che dovrebbe costituirsi sulla base di un gruppo che si chiama ‘Italia 2023’. Un modo per dire che l’unico scopo è stare qui per non perdere poltrone e privilegi. Questo è uno dei punti più bassi a cui abbiamo dovuto assistere”.

“Ci sono voluti 56 minuti al presidente del Consiglio per comunicare l’unica notizia: il governo è impegnato in una riforma della legge elettorale chiaramente proporzionale, non chiaro peraltro se il proporzionale tradizionale o di impronta spagnola, che farebbe strame delle forze minori”, replica in una nota Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera.

Di “pericolosa appropriazione indebita”, parla il deputato e responsabile Giustizia e Affari costituzionali di Forza Italia Francesco Paolo Sisto, “tema che è per eccellenza di esclusivo appannaggio parlamentare: la riforma della legge elettorale. Un premier espressione di una maggioranza inesistente, non può brutalizzare la democrazia rappresentativa fino a scegliere un sistema di voto ‘a finale incerto’, che apre alla reiterazione di inaccettabili giochi di palazzo. La prosecuzione di un qualsivoglia governo griffato Conte segnerebbe davvero il crepuscolo della nostra storicamente solare democrazia”.

 

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie