AgenPress. L’Opec+ ha deciso di aumentare la produzione di petrolio da 400 mila a 432 mila barili al giorno.
“Troppa grazia! Che sforzo! Non vorremo gli venisse il mal di pancia! E’ pazzesco che nonostante le speculazioni in corso sui prezzi dei carburanti i Paesi Opec+, che guarda caso includono anche la Russia, abbiano partorito un topolino di 32 mila barili, quando durante i lockdown del 2020 avevano ridotto la produzione di 10 milioni” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Peraltro, fanno male i calcoli. Perché il caro carburanti, energia elettrica e gas finirà per frenare la ripresa in corso, sia per gli aumenti dei costi di produzione e trasporto delle imprese che per la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie e la conseguente riduzione dei consumi, e a quel punto anche i loro guadagni da nababbi subiranno dei contraccolpi” prosegue Dona.
“Dobbiamo continuare a denunciare la mancata pressione politica dell’Ue sui Paesi Opec+. Solo Biden pare preoccuparsi del problema” conclude Dona.