Manovra 2021. Fondi per gli asili, Cig Covid, “animatori digitali”. Ecco le novità

AgenPress – Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha approvato il testo della legge di bilancio. La manovra aveva ricevuto un via libera salvo intese circa un mese fa, è ora attesa a breve in Parlamento. “Ci vorrà ancora qualche ora, penso che domani o al massimo nelle prime ore di mercoledì”, ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà lasciando Palazzo Chigi al termine del Cdm.

La legge di Bilancio prevede anche la prorogata fino al 31 marzo 2021 della deroga sul rinnovo dei contratti a tempo determinato, introdotta dal decreto Rilancio

La stretta attualmente in vigore sulla rivalutazione delle pensioni dovrebbe finire, come previsto, alla fine del 2021 e dal 2022 scatterà il nuovo meccanismo con solo tre fasce (100% fino a 4 volte il minimo, 90% tra 4 e 5 volte il minimo e 75% sopra questa soglia). Scompare, infatti, dall’ultima bozza della manovra ogni riferimento alle misure sulla perequazione automatica degli assegni, introdotte con l’ultima legge di Bilancio.

In Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo, inclusi quelli in materia di COVID-19, viene prorogato per il 2021 e il 2022. Lo sgravio è del 25% per le grandi imprese con almeno 250 occupati e fatturato annuo di almeno 50 mln di euro; del 35% per le medie imprese, con almeno 50 occupati e fatturato di almeno 10 mln; e del 45% per le piccole imprese con meno di 50 occupati e fatturato sotto i 10 mln.

Aumentano i fondi per gli asili nido. La manovra 2021, appena approvata dal consiglio dei ministri, stanzia risorse aggiuntive per il potenziamento delle strutture comunali: stando all’ultima bozza della legge, si tratta di 100 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023, 200 milioni nel 2024, 250 milioni per il 2025 e 300 milioni di euro annui a partire dal 2026.

Previsti otto milioni all’anno dal 2021 per potenziare l’innovazione didattica e digitale nelle scuole, anche attraverso gli “animatori digitali”. Stanziati inoltre 12 milioni per il 2021 per il sistema informativo integrato sempre nelle scuole.

Il ddl bilancio stanzia 3 miliardi per l’assegno unico per le famiglie. Ci sono stanziamenti ulteriori per l’imprenditoria femminile e per la decontribuzione riservata a chi assumerà donne”, ha detto il ministro per la Famiglia e le Pari opportunità. Elena Bonetti (nella foto), al termine del Cdm che ha dato il via libera al ddl di bilancio.

La legge di bilancio approvata dal Cdm prevede altre 12 settimane di Cig Covid. Tutte confermate, secondo quanto si apprende, le altre misure previste dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, quali la decontribuzione per le assunzioni di giovani e donne e il fondo politiche attive.

La Legge di bilancio 2021, approvata dal Consiglio dei ministri, stanzia oltre 38 miliardi per aiutare il tessuto sociale e produttivo ad affrontare e superare l’emergenza. Lo riferisce la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo  su Facebook, sottolineando che si tratta di “una manovra importante e ambiziosa, che interviene sul presente e sul futuro del Paese e che rafforza la rete di protezione per imprese, famiglie e lavoratori”.

Per il servizio civile sono previsti  200 milioni in più per 2 anni. Lo annuncia in una nota il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora. “In molti avevano dubbi che ci saremmo riusciti, alcuni ancora non ci credono – afferma Spadafora in una dichiarazione -, invece da oggi i fondi per il Servizio civile universale sono assicurati per consentire ad almeno 55 mila giovani nel 2021 e 56 mila nel 2022 di dedicare, attraverso l’impegno degli enti, un quotidiano e prezioso contributo a favore dei territori e delle comunità”.

 Cinquanta milioni nel 2021 per lo sport di base ed esonero contributivo nel 2021 e 2022 per i lavoratori sportivi sono due tra le novità contenute nella manovra. Lo annuncia, in una nota, il ministro per le Politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora.

Circa 4,6 miliardi da destinare a un fondo di perequazione infrastrutturale con l’obiettivo di procedere con la legge per l’Autonomia differenziata. Inizialmente il ministro Francesco Boccia aveva previsto le risorse all’interno del ddl, che era pronto per essere presentato ma è stato poi bloccato dall’emergenza Covid. Ora le risorse sono state incluse nelle tabelle della manovra e, viene spiegato, saranno a disposizione del Mezzogiorno, delle aree interne e delle aree di montagna non appena sarà approvata la legge sull’autonomia.

“L’autonomia di entrata” delle Regioni, così come la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard del settore sanitario previste dal federalismo fiscale, vengono rimandate ancora di un altro anno, dal 2021 al 2022. In particolare si rinvia l’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la rideterminazione dell’addizionale regionale sull’Irpef e si rinvia anche la rideterminazione dell’aliquota di compartecipazione regionale al gettito Iva

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