Manovra. Misure per 30 mld. Stretta sul reddito di cittadinanza. Superbonus. Quota 102 solo nel 2022

AgenPress – Dal fondo per il taglio delle tasse ai nuovi ammortizzatori, sono 185 gli articoli contenuti nella bozza della manovra sul tavolo del Cdm. Tra le misure, oltre l’intervento sulle pensioni e il reddito, il rinvio della sugar e plastic tax, i congedi per i papà, il rinnovo dei bonus edilizi, i fondi per la sanità e anche per il Giubileo 2025.

La legge di bilancio dovrebbe prevedere misure per circa 30 miliardi. Il Documento programmatico di bilancio (Dpb) prevede risorse in deficit per 23,4 miliardi. Ecco alcuni dei passaggi della bozza in discussione.

Rifinanziamento del Reddito di cittadinanza, stretta sui controlli e sui reati che impediscono di accedere alla misura, nuovi meccanismi per favorire la ricerca del lavoro dei beneficiari: sono alcune delle misure sul Reddito contenute nella bozza della manovra sul tavolo del Consiglio dei ministri. I beneficiari “occupabili” dovranno sottoscrivere il Patto per il lavoro contestualmente all’invio della domanda di Rdc e potrà rifiutare massimo due offerte di lavoro pena la decadenza dal beneficio.

Dopo i primi sei mesi il Reddito di cittadinanza subirà un taglio di 5 euro al mese. La bozza della manovra precisa però che la misura si applica solo agli ‘occupabili’, cioè i soggetti tenuti agli obblighi connessi alla fruizione del beneficio. Sono esclusi dal taglio i nuclei con bimbi sotto i 3 anni o con disabili gravi o non autosufficienti. La riduzione non si applica a chi riceve meno di 300 euro (moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza). Il taglio viene sospeso quanto almeno un componente del nucleo inizia a lavorare.

Arrivano altri 2 miliardi per “contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022”. Con queste risorse “l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema”.

In arrivo con la manovra nuove risorse per la parità di genere e quella salariale: secondo quanto si legge nella bozza della legge di bilancio, il Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere passa da 2 milioni di euro all’anno a ben 52 milioni. E verrà realizzato un Piano strategico per combattere gli stereotipi di genere, e colmare i divari nel lavoro, nelle retribuzioni e nelle pensioni. Inoltre, in via sperimentale per il 2022 viene riconosciuto l’esonero al 50% del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro al lavoro dopo la maternità.

Proroga del superbonus al 110% per il 2023, poi scatta il ‘decalage’ al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025. Arriva anche l’estensione per il 2022 per unifamiliari e villette ma con un tetto Isee fissato a 25mila euro e limitato dunque alle prime case.

Un Fondo ad hoc, con 150 milioni l’anno a partire dal 2022, per supportare la transizione industriale. Lo prevede la bozza della manovra che istituisce anche un Fondo italiano per il clima, gestito da Cdp, che nasce con una dotazione di 840 milioni l’anno dal 2022 al 2026 e potrà essere ulteriormente finanziato anche dai privati o con fondi europei e internazionali. Il fondo per la transizione industriale potrà  concedere “agevolazioni” alle imprese dei settori “ad alta intensità energetica”, per investimenti per l’efficienza energetica, il riutilizzo materie prime e di materie riciclate e per lo stoccaggio della Co2.

“I requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui al primo periodo del presente comma sono determinati in 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva per i soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022”. Lo prevede la bozza della legge di bilancio confermando il passaggio da Quota 100 a Quota 102 per le pensioni. “Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente”. “In sede di prima applicazione, entro il 28 febbraio 2022, il relativo personale a tempo indeterminato può presentare domanda di cessazione dal servizio”.

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