AgenPress – Le autorità locali della città ucraina di Mariupol hanno lanciato un allarme epidemie date le spaventose condizioni sanitarie in gran parte della città e il fatto che forse migliaia di corpi rimangono non raccolti.
Si stima che circa 100.000 persone vivano ancora in città, nonostante settimane di pesanti combattimenti e l’assenza di un approvvigionamento idrico centralizzato.
Giovedì, il consiglio comunale ha affermato che esiste il rischio di colera, dissenteria ed Escherichia coli, un’infezione batterica che può causare forti dolori allo stomaco, diarrea sanguinolenta e insufficienza renale.
Il consiglio ha affermato che c’erano condizioni di vita intollerabili che sarebbero peggiorate con il riscaldamento delle temperature.
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, ha dichiarato: “Gli occupanti non possono fornire alla popolazione esistente cibo, acqua e medicine. Oppure [sono] semplicemente non interessati. Bloccano tutti i tentativi di evacuazione. E senza quello, le persone moriranno. Le condizioni di vita sono medioevali in una città in rovina. È necessaria un’evacuazione immediata e completa”.