AgenPress. Riveste grande rilievo intraprendere con il giusto approccio un’attività fondamentale e delicata come quella del magistrato. È importante non perdere lo spirito iniziale, l’attenzione e l’entusiasmo che vi hanno condotto a una scelta così impegnativa.
Occorre altresì non smarrire mai il senso della funzione che la Repubblica attribuisce alla Magistratura, perché in essa risiede una delle più preziose risorse che la Costituzione prevede e ha voluto affidarle: l’affermazione della giustizia attraverso l’applicazione della legge.
Ai magistrati è attribuita la tutela dei diritti e la garanzia di giustizia che vi è connessa; senza queste lo Stato democratico, fondato sull’uguaglianza e sulla pari dignità delle persone, sarebbe gravemente compromesso.
La drammatica attualità della guerra sta provocando angoscia nella vita di tutti, mostrandoci da vicino i suoi orrori, intollerabili e disumani, ma ci consente anche di constatare che laddove la Magistratura non ha garantita una sufficiente indipendenza dagli altri poteri la democrazia risulta gravemente incrinata, se non vanificata. Per questo va avvertito l’orgoglio della nostra democrazia costituzionale, impegnandoci ad assicurarle il massimo livello di efficienza e trasparenza in ogni sua articolazione; e quindi anche nell’amministrazione della giustizia.
Il Consiglio Superiore riveste un ruolo di garanzia imprescindibile nell’ambito dell’equilibrio democratico. Pertanto è necessario, e di grande urgenza, approvare nuove regole per il suo funzionamento, affinché la sua attività possa pienamente mirare a valorizzare le indiscusse professionalità di cui la Magistratura è ampiamente fornita.
Così il Presidente Sergio Mattarella, nell’incontro con i magistrati in tirocinio.