Morte di Willy, Aldrovandi: “Arrestati accusati di omicidio preterintezionale e con diritto a rito abbreviato”

AgenPress. Sull’omicidio di Willy, il ragazzo di 21 anni massacrato di botte vicino a Roma, per aver cercato di difendere un amico coinvolto in una rissa, interviene l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, presidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime: “Due giovani, con precedenti per spaccio di droga e lesioni, sono stati arrestati con l’accusa di omicidio preterintenzionale, entrambi sono seguaci di una disciplina da combattimento, la Mma, che unisce arti marziali e combattimento. 

 

Omicidio preterintenzionale, questa l’accusa a loro carico, significa pena da dieci a diciotto anni, possibilità di rito abbreviato e quindi sconti di pena automatici e altre riduzioni in sede di esecuzione della pena”, prosegue Aldrovandi “concessi perché il nostro sistema legislativo utilizza le riduzioni di pena come parte del procedimento di rieducazione del condannato, anche se un beneficio regalato senza meritevolezza non riabilita, ma induce a pensare che, in qualche modo e qualsiasi delitto si commetta, una scappatoia, anche piccola e parziale, c’è sempre.

 

Avrà giustizia, Willy?”, si chiede, in conclusione, l’avvocato. “La risposta la sappiamo già. Indigniamoci, certo, ma non dimentichiamo che fino a che non saranno cambiate le leggi, resteremo a stupirci di come sia possibile ammazzare di botte e senza motivo qualcuno. E avere, volendo, uno sconto di pena.”

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