‘Ndrangheta. 3 arresti per omicidio avvenuto nel 2018. 27 perquisizioni in tutta Italia

AgenPress – Quattro persone sono state fermate in seguito a un’inchiesta della Dda di Ancona e Reggio Calabria che ha fatto luce sull’omicidio di Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia Girolamo.

Destinatari dei provvedimenti di fermo sono quattro soggetti indiziati di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, omicidio e detenzione illegale di armi. Questi ultimi reati sono aggravati dall’aver commesso il fatto al fine di agevolare l’associazione di tipo mafioso denominata ‘ndrangheta. I fermati sono ritenuti al servizio della cosca Crea di Rizziconi.

L’omicidio avvenne il giorno di natale del 2018, l’uomo viveva a Pesaro in una località protetta.

Gli uomini del clan hanno agito conoscendo la località protetta dove risiedevano i familiari del pentito Bruzzese. I sicari incappucciati hanno atteso Marcello Bruzzese fuori dalla sua abitazione, nel centro storico di Pesaro, in via Bovio, sparandogli contro un intero caricatore con una pistola automatica calibro 9.

I Carabinieri del Ros oggi hanno fatto luce sull’omicidio nell’inchiesta coordinata dalle procure antimafia di Ancona e Reggio Calabria. Una vendetta trasversale perché i tre sicari sarebbero legati alla cosca Crea dell ‘ndrangheta della piana di Gioia Tauro dove vivevano i familiari del pentito Bruzzese.

Biagio Bruzzese, già appartenente alla cosca Crea di Rizziconi dalla quale si era dissociato nel 2003 dopo aver attentato alla vita di Teodoro Crea, capo della cosca, nell’ottobre dello stesso anno.

Le indagini, andate avanti per quasi tre anni, hanno portato all’identificazione di tre uomini ritenuti organizzatori ed esecutori materiali del delitto, e hanno permesso di ricostruire le varie fasi in cui l’omicidio e’ stato portato a compimento. Prima del delitto i tre avevano fatto minuziosi, ripetuti sopralluoghi per studiare le abitudini della vittima, servendosi, tra l’altro, di documenti falsi e di una serie di strategie  per non farsi riconoscersi.

Tra l’altro i tre avevano seguito i fratelli di Marcello Bruzzesee e avevano tentato di contattare i Bruzzese sul web, attraverso falsi account. I sicari incappucciati hanno atteso Marcello Bruzzese fuori dalla sua casa  nel centro storico di Pesaro,sparandogli contro un intero caricatore.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie