AgenPress. Secondo i dati forniti dal Dipartimento della pubblica sicurezza elaborati dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertร personale in occasione del workshop โLa tutela della salute delle persone migranti sottoposte a misure di trattenimento e rimpatrio forzatoโ di martedรฌ 30 novembre, solo il 49,7% dei migranti trattenuti nei centri di rimpatrio nel 2021 รจ stato effettivamente rimpatriato.
Dal 1 gennaio al 15 novembre sono infatti 4489 le persone straniere transitate dai Centri per il rimpatrio (Cpr), tra loro solo 2231 sono state rimpatriate. Un dato che conferma la tendenza degli anni precedenti (48,7% nel 2019 e 50,88% nel 2020) e che pone seri interrogativi circa la legittimitร ย di un trattenimento finalizzato a un obiettivo che nella metร dei casi non viene raggiunto. Una privazione della libertร dunque โingiustificata e fine a se stessaโ, come sottolineato dal Garante nazionale nelle Relazioni al Parlamento degli ultimi anni.
I motivi di non rimpatrio sono diversi: residuali sono lโallontanamento arbitrario (1,14%) e lโarresto allโinterno del Cpr (1,11%); il 16,62% delle persone transitate nei Cpr รจ stato dimesso perchรฉ non identificato allo scadere del termine, nel 15,64% dei casi il fermo non รจ stato convalidato dallโautoritร giudiziaria. 84 persone (1,87% del totale) erano richiedenti di protezione internazionale, 624 (il 13,9%) sono stati liberati per โaltri motiviโ.
Il dato varia da Cpr a Cpr. Si va dallโ88% di rimpatri effettuati dal centro di Caltanissetta Pian del Lago o dal 77,7% da quello di Trapani al 18,9% di rimpatri effettuati dal Cpr di Macomer e al 18,1% da quello di Torino.
Per quanto riguarda le provenienze delle persone transitate dai centri per il rimpatrio, oltre la metร (54,9%) proviene dalla Tunisia, 10,5% dallโEgitto, 7,3% dal Marocco, 4,3% dallโAlbania, 3,7% dalla Nigeria.
Sui 2231 rimpatri di questโanno la maggioranza (71,8%) sono stati effettuati verso la Tunisia con 1602 persone. 259 verso lโEgitto, 142 verso lโAlbania, 53 verso la Romania, 30 verso la Georgia.
Il Garante nazionale svolge regolarmente visite nei Cpr e monitora a campione con cadenza almeno mensile le operazioni di rimpatrio forzato di cittadini stranieri (dallโinizio di questo anno ha realizzato 5 visite nei Cpr e partecipato a 17 operazioni di rimpatrio forzato). LโAutoritร di garanzia ha quindi un quadro complessivo e aggiornato delle problematiche relative alla tutela dei diritti delle persone trattenute.
I Rapporti piรน recenti sulle visite del Garante nazionale nei Cpr sono disponibili ai seguenti link: